L’interrogazione davanti al giudice per le indagini preliminari è stata conclusa in trenta minuti. Il giovane di 21 anni, imputato per l’uccisione della sua ex ragazza, ha fornito delle dichiarazioni volontarie. L’avvocato difensore, Giovanni Caruso, ha comunicato ai giornalisti dopo aver incontrato il suo cliente, che non presenterà richieste al Tribunale del Riesame.
Ammissione di Omicidio di Filippo Turetta Davanti al GIP Durante l’interrogatorio tenuto dal giudice per le indagini preliminari, Filippo Turetta, accusato di aver ucciso la sua ex ragazza Giulia Cecchettin, ha confessato il crimine. Turetta, preferendo non rispondere direttamente alle domande, ha fornito dichiarazioni spontanee, confermando ciò che aveva precedentemente ammesso alla polizia tedesca. Secondo il suo avvocato, Giovanni Caruso, il ragazzo 21enne ha lasciato la sala in stato di forte emozione. La confessione di Turetta, che è stata arrestata in Germania dopo una fuga di oltre mille chilometri, era un’opportunità per presentare la sua versione degli eventi. Durante l’interrogatorio, a cui hanno partecipato il gip Benedetta Vitolo e il pm Andrea Petroni, l’avvocato ha condiviso queste informazioni.
Confessione a Polizia Tedesca
Circa dieci giorni prima, quando è stato arrestato dalla polizia stradale tedesca, Turetta ha dichiarato: “Ho ucciso la mia ragazza, ho vagato per sette giorni cercando di suicidarmi, ho pensato di schiantarmi contro un ostacolo e ho tentato più volte di ferirmi con un coltello, ma non ho trovato il coraggio di farlo”. Si è arreso alla polizia, alzando le mani, dopo essere stato fermato per un controllo a seguito della segnalazione di un passante che aveva notato la sua auto ferma in autostrada. Le sue dichiarazioni alla polizia tedesca non hanno valore legale in Italia, mentre quelle fatte durante l’interrogatorio entrano a far parte dell’indagine condotta dalla Procura di Venezia.
Commenti dell’Avvocato Giovanni Caruso
Dopo l’incontro con il suo cliente, l’avvocato Caruso ha dichiarato ai giornalisti che non presenterà alcuna richiesta al Tribunale del Riesame, neanche per ottenere gli arresti domiciliari, che sarebbero improbabili. Non ha menzionato nemmeno la possibilità di richiedere una perizia psichiatrica. Turetta, nel frattempo, ha incontrato uno psicologo, un educatore e il cappellano nel carcere di Montorio, e sembra essere in condizioni accettabili, considerando le circostanze e lo shock della detenzione.
Indagini in Corso: Asse Italia-Germania
Le indagini continuano sia in Italia che in Germania. I Ris di Parma condurranno accertamenti su due coltelli, un guanto e le tracce trovate sull’asfalto e sulle macchie di sangue nell’auto di Turetta. Si indaga anche su un libro per bambini trovato vicino al corpo di Giulia e sulla possibilità che le sue mani fossero legate con nastro adesivo, un’ipotesi finora smentita dagli investigatori.
Una fonte ha affermato che l’imputazione potrebbe variare, non essendo ancora definitivamente fissata alle accuse di sequestro di persona e omicidio aggravato dal vincolo affettivo.
Se Turetta decidesse di rispondere alle domande del gip, il pm potrebbe interrogarlo su nuove scoperte investigative, inclusa la possibilità di premeditazione, basata su elementi come l’acquisto di nastro adesivo prima del crimine e altri indizi emersi di recente. Per ora, l’accusa non include l’aggravante della premeditazione.
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