Cortino: Il salvataggio della cagnolina Bruna e la triste perdita di Briciola

Una cagnolina salvata grazie alla generosità della comunità

Tutto ha avuto inizio quando una piccola cagnolina di nome Bruna è stata trovata in uno stato di abbandono, vagando per le strade deserte. Fortunatamente, grazie alla gentilezza e alla generosità della comunità, Bruna è stata salvata.

Un’operazione di recupero complessa per i vigili del fuoco

I vigili del fuoco di Teramo, in collaborazione con i colleghi aquilani del gruppo GOS, hanno lavorato incessantemente sin dalle prime ore del mattino per liberare Bruna e la sua compagna Briciola, due cani da caccia che si erano infilati in un cunicolo durante una battuta di caccia. Le operazioni di recupero sono state particolarmente impegnative e complesse a causa della lunghezza del cunicolo e della presenza di molta roccia. Nonostante gli sforzi, purtroppo Briciola non è riuscita a sopravvivere e il suo corpo senza vita è stato portato fuori dai vigili del fuoco a metà giornata.

Speranze per il salvataggio di Bruna

L’inseguimento di un animale selvatico ha portato i due cani maremmani, una cagnolina di poco più di un anno e un cane di circa cinque anni, a intrufolarsi in un profondo cunicolo, dove sono rimasti bloccati. Fortunatamente, grazie ai radiocollari di cui erano dotati, è stato possibile individuarli, ma la ridotta ampiezza del cunicolo e l’ostacolo rappresentato da un masso di grandi dimensioni all’ingresso hanno ostacolato il loro recupero. I vigili del fuoco hanno utilizzato una sonda collegata a una videocamera per individuare i cani a una profondità di circa undici metri.

Nonostante le continue abbaiate dei cani, l’estrema difficoltà dello scenario ha richiesto l’intervento del GOS, un Gruppo Operativo Speciale del Comando dell’Aquila, che ha inviato un escavatore per realizzare uno scavo profondo, rimuovendo terra e roccia. Purtroppo, la fine disperata di Briciola ha gettato un’ombra sul successo delle operazioni. Nonostante ciò, il lavoro dei vigili del fuoco e del gruppo GOS rimane imprescindibile. Il loro impegno e la loro dedizione sono stati evidenti sin dall’inizio e continueranno fino a quando non riusciranno a liberare Bruna e a portarla in salvo.

Le indagini sulle cause dell’incidente continuano, e si spera che ciò possa portare a miglioramenti per la sicurezza dei cani da caccia durante le battute di caccia. Ogni precauzione possibile deve essere presa per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. In questo momento, tutta l’attenzione è rivolta a Bruna. Le speranze sono ancora vive per il suo salvataggio e il suo ritorno sano e salvo tra le braccia dei suoi amati padroni. Gli sforzi per liberarla continuano senza sosta e si spera che presto ci possano essere buone notizie.


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