L’Italia supera l’esame di Moody’s e mantiene il rating Baa3
L’Italia ha superato con successo l’esame di Moody’s, che ha confermato il rating Baa3 del paese, evitando così la temuta retrocessione al livello spazzatura, noto come Junk. Ma non è tutto: Moody’s ha anche migliorato l’outlook da negativo a stabile, una notizia accolta con grande entusiasmo dal governo italiano, in particolare dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgietti.
Il successo dell’esame di Moody’s si aggiunge alle valutazioni positive ricevute la settimana scorsa da Fitch, che ha assegnato lo stesso rating, e da Dbrs Morningstar e Standard and Poor’s, che hanno espresso valutazioni simili. Insomma, tutto sembra procedere per il meglio, come ha sottolineato il ministro Giorgetti, e se le agenzie di rating lo dicono, possiamo fidarci.
Secondo quanto affermato da Moody’s, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sostiene le prospettive stabili dell’Italia, poiché i progetti previsti devono essere attuati nel breve termine. Inoltre, l’agenzia ha evidenziato un miglioramento nel settore bancario, una riduzione dei rischi legati all’approvvigionamento energetico e azioni mirate del governo per potenziare le infrastrutture e diversificare il settore energetico.
Il potenziamento graduale del sistema bancario ha contribuito notevolmente a migliorare la redditività e l’efficienza operativa. Tuttavia, Moody’s ha sottolineato che il debito italiano è ancora considerato molto elevato. Sarà necessario lavorare per ridurlo nel tempo e il governo dovrà fare di questa riduzione una priorità.
Moody’s ha inoltre previsto che nel 2024 il deficit italiano sarà pari al 4,4% del PIL. Pertanto, l’agenzia prevede che nei prossimi anni potrebbero esserci rischi per la sostenibilità fiscale legati agli obiettivi che il governo intende raggiungere, in particolare per quanto riguarda la riforma dell’imposta sul reddito, l’IRPEF.
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