Bufera su Nunzia De Girolamo dopo l’intervista alla 19enne palermitana vittima di uno stupro di gruppo
Una tempesta mediatica si è scatenata attorno a Nunzia De Girolamo, ex politica e attuale conduttrice televisiva, dopo l’intervista alla giovane ragazza palermitana vittima di uno stupro di gruppo. La sua partecipazione al programma “Avanti Popolo” ha scatenato accuse di “pornografia del dolore”. Una lettera aperta, firmata da trecento persone, è stata indirizzata alla presidente della Rai, Marinella Soldi, e ai vertici dell’emittente, con copia al presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, e al presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bortoli. L’obiettivo della lettera è contestare quanto accaduto durante la puntata andata in onda il 31 ottobre.
Violazione dei principi deontologici
La lettera aperta sottolinea che, sebbene la ragazza sia maggiorenne e abbia scelto di partecipare al programma per raccontare la sua storia, ciò non giustifica la violazione dei principi deontologici professionali. Gli autori della lettera ritengono che l’intervista condotta da De Girolamo rappresenti un esempio inaccettabile di “pornografia del dolore”, con una modalità di intervista incalzante e una conduzione che hanno spettacolarizzato lo stupro subito dalla giovane e alimentato una vittimizzazione secondaria.
Richiesta di una gestione adeguata dell’informazione
La lettera aperta chiede ai vertici della Rai di prendere posizione sull’accaduto e di assumersi la responsabilità di una gestione dell’informazione e del servizio pubblico adeguata al ruolo informativo, culturale e sociale dell’emittente. Si richiede che il tema della violenza di genere sia trattato con competenza e deontologia, garantendo alle vittime rispetto e dignità. La richiesta arriva in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La risposta di Nunzia De Girolamo
Nunzia De Girolamo ha rotto il silenzio rispondendo alle critiche tramite un post su Instagram. Ha sottolineato che la ragazza ha scelto di raccontare la sua storia e che durante l’intervista sono stati rispettati i limiti concordati. De Girolamo ha affermato di essere felice di aver fatto il suo dovere di donna e di essere umano, e ha sottolineato che la vera responsabilità dovrebbe essere attribuita agli stupratori e alla cultura maschilista ancora presente nel paese. Ha anche criticato coloro che hanno attaccato la ragazza per aver deciso di parlare pubblicamente della sua esperienza, sottolineando che il vero nemico da abbattere è lo stupratore e non la vittima.
La risposta di Francesca Barra
Francesca Barra è stata una delle prime a rispondere a Nunzia De Girolamo. Ha espresso sconcerto per il modo in cui la conduttrice ha ribaltato la verità e ha cercato di far ricadere le colpe su coloro che hanno criticato l’intervista. Barra ha sottolineato che la critica non era rivolta alla ragazza, ma alle domande e al contesto dell’intervista stessa. Ha evidenziato che la conduttrice ha fatto rivivere alla ragazza il dolore dell’aggressione e ha ignorato il rischio di vittimizzazione secondaria. Barra ha concluso affermando che le interviste devono essere fatte con competenza e che i ragazzi più fragili necessitano di una protezione ancora maggiore.
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