Un contribuente esemplare
Claudio Amendola, noto attore italiano, si è recentemente dichiarato un contribuente onesto, affermando di aver versato felicemente più della metà dei suoi guadagni in tasse. In un’intervista al Messaggero, Amendola ha espresso la sua sorpresa nel constatare che molte persone più ricche di lui evitano di pagare le tasse facendo intestare i loro guadagni a società.
Un assegno modesto
Nonostante i suoi decenni di lavoro e i milioni di euro versati, Amendola ha rivelato che tra due anni prenderà un modesto assegno mensile di quattromila euro. Questo lo ha portato a riflettere sul fatto che ci sono manager che percepiscono ottantamila euro al mese.
Successo e imprenditorialità
Grazie ai suoi guadagni, Amendola ha potuto investire nell’apertura di tre ristoranti, che gestisce parallelamente alla sua carriera di attore. Con orgoglio, ha sottolineato di dare lavoro a una quarantina di persone. Inoltre, ha confessato di aver concesso a se stesso qualche sfizio, come l’acquisto di una barca, anche se ha ammesso che non lo rifarebbe, definendolo una “caz*ata” che non era più sostenibile.
Un percorso professionale appagante
Amendola ha definito la sua carriera professionale come un percorso redditizio e appagante. Ha ammesso di essere stato fortunato a fare un lavoro che ama e di non aver mai guardato il telefono, avendo sempre avuto contratti da onorare. Oltre ad essere un attore, Amendola ha anche intrapreso la regia delle fiction televisive in cui recita.
Rimpianti e salute
L’unico rimpianto di Amendola riguarda la sua decisione di interrompere gli studi dopo le scuole dell’obbligo. Ammette di aver dovuto continuare gli studi. Riguardo all’infarto che ha avuto nel 2017, Amendola ha spiegato che è stato causato dallo stress. Nonostante ciò, ha rassicurato che gli esami periodici confermano che è in perfetta salute e che non è mai stato operato.
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