Anarchico, straniero, rivoluzionario: la storia di Picasso al cinema
Un nuovo film, intitolato “Picasso. Un ribelle a Parigi”, arriverà al cinema per raccontare la vita di Pablo Picasso, l’artista più importante del XX secolo. Il documentario, realizzato in occasione dei 50 anni dalla sua morte, si concentra sul percorso di un giovane emigrato che diventerà una delle icone più significative del Novecento. Attraverso immagini inedite e un punto di vista diverso, il film esplora la vita di Picasso, che si sentiva spesso uno straniero nella capitale francese nonostante vi abitasse per gran parte della sua vita. Il documentario segue il pittore nei quartieri parigini in cui ha vissuto, dai primi atelier senza riscaldamento ai grandi appartamenti borghesi, testimoniando il suo successo. Il Museo Picasso di Parigi, che ospita la più grande collezione dedicata all’artista, è il punto di partenza e di arrivo del film, che offre uno sguardo approfondito sulle opere e lo spirito di Picasso. Il documentario è guidato dall’attrice iraniana Mina Kavani, che ha scelto di vivere a Parigi per sfuggire alle censure del regime degli ayatollah. Come Picasso, anche lei vive la condizione di espatriata, privata della possibilità di tornare nel suo paese. Il film offre un ritratto originale dell’artista, mettendo in luce la sua personalità contraddittoria e la sua duplicità nei rapporti con le donne. Inoltre, esplora il contesto storico di Parigi al tempo di Picasso, una città in trasformazione che mostrava intolleranza e xenofobia verso gli immigrati. Il documentario rivela aspetti poco conosciuti del pittore, come il suo essere stato considerato “uno straniero” a Parigi. Attraverso letture di lettere conservate al Museo Picasso e interviste a critici d’arte, curatori e artisti, il film ci aiuta a comprendere la mente di Picasso e il suo status di genio del Novecento. Il progetto è distribuito in esclusiva in Italia da Nexo Digital, con il supporto di Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.
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