La Rabbia e la Determinazione di Igor Levit Contro l’Attacco di Hamas e la Difesa dei Principi Democratici

Il famoso pianista Igor Levit, noto per il suo impegno politico contro il razzismo e l’antisemitismo, ha espresso la sua rabbia e disperazione riguardo alla recente strage compiuta da Hamas. Levit ha dichiarato che da quel giorno il suo stato d’animo è un mix di rabbia, paura, confusione e disperazione. Inoltre, ha espresso la sua delusione per la mancanza di empatia nei confronti del popolo ebraico, anche da parte di filoni progressisti a cui si sente di appartenere. Secondo Levit, l’attacco è un tradimento non solo verso gli ebrei, ma anche verso i principi fondamentali della democrazia.

Un attacco contro una minoranza e contro la democrazia

Levit ha sottolineato che l’attacco di Hamas non è solo un attacco contro lo Stato di Israele, ma contro tutti gli ebrei. Ha affermato che nulla di ciò che è accaduto in passato lo ha reso così consapevole del suo essere ebreo e di far parte del mondo ebraico come quanto è successo nelle ultime tre settimane. Secondo il musicista, l’attacco rappresenta un attacco a una minoranza e mina le basi stesse della democrazia in cui tutti crediamo. Quando una minoranza si sente sotto attacco, tutta la democrazia è sotto attacco.

Levit sul palcoscenico per Beethoven

Nonostante la situazione attuale, Igor Levit si esibirà sul palcoscenico dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone a Roma per tre serate consecutive. Il pianista suonerà il concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven, diretto da Antonio Pappano. Le serate si terranno il 2 novembre alle 19:30, il 3 novembre alle 19:30 e il 4 novembre alle 18:00.

Conclusioni

Igor Levit, oltre ad essere un talentuoso pianista, si è distinto per il suo impegno politico contro il razzismo e l’antisemitismo. Ha espresso la sua rabbia e disperazione riguardo alla recente strage compiuta da Hamas, definendola un massacro senza precedenti. Levit ha sottolineato che l’attacco rappresenta un tradimento verso il popolo ebraico e mina i principi fondamentali della democrazia. Nonostante la situazione, il musicista si esibirà a Roma per tre serate consecutive, suonando il concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Beethoven.


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