Giovanna Sannino svela il futuro di ‘Mare Fuori’: Ritorni attesi, la transizione all’età adulta e l’addio definitivo a Salvo interpretato da Gaetano Migliaccio

Giovanna Sannino, conosciuta come Carmela Valestra nella serie “Mare Fuori”, ha parlato del rapporto tra il suo personaggio e Edoardo Conte. Ha descritto Edoardo come un ragazzo immaturo e istintivo, che non valuta le conseguenze delle sue azioni. Carmela, invece, è considerata la bambolina tenuta a casa, il porto sicuro. Sannino ha sottolineato l’accanimento sulle sfortune di Carmela, che l’hanno resa molto forte.

Possibile ritorno di personaggi amati dal pubblico

Giovanna Sannino ha dichiarato che alcuni dei personaggi più amati dal pubblico, come Ciro Ricci e Pirucchio, torneranno nella serie “Mare Fuori”. Tuttavia, non torneranno come personaggi principali, ma faranno delle apparizioni. Sannino ha spiegato che, essendo diventati maggiorenni, i personaggi dovranno trasferirsi dal centro di recupero minorile al carcere.

Momenti significativi della terza stagione e anticipazioni sulla quarta

Sannino ha condiviso il momento più toccante per lei nella terza stagione di “Mare Fuori”, ovvero la scena della donazione del sangue da parte di Teresa a Edoardo. Ha ammesso che interpretare il ruolo di Carmela è stato difficile, ma gratificante. Riguardo alla quarta stagione, Sannino ha rivelato che i personaggi si troveranno a dover affrontare la transizione dall’adolescenza all’età adulta, con nuove responsabilità. La solitudine sarà uno dei temi principali, ma l’amore continuerà ad essere un elemento centrale.

Gaetano Migliaccio parla del suo personaggio in “Mare Fuori”

Gaetano Migliaccio, l’attore che ha interpretato Salvo nella serie “Mare Fuori”, ha rivelato che il suo personaggio uscirà definitivamente di scena nella quarta stagione. A differenza di altri personaggi, come Ciro, Salvo è stato ucciso per aver rubato un orologio e non tornerà più nella serie. Migliaccio ha apprezzato la semplicità con cui è stata raccontata la morte di Salvo, sottolineando l’importanza di raccontare storie realistiche che accadono ancora a Napoli.


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