Giovanna Mezzogiorno è la protagonista del cortometraggio “Unfitting”, girato a Roma e prodotto da One More Pictures in collaborazione con Bulgari. L’attrice stessa ha diretto il corto, che vede come interprete principale Carolina Crescentini, e nel cast sono presenti anche Fabio Volo e Ambra Angiolini.
Il cortometraggio affronta il tema dei cambiamenti del corpo dopo la gravidanza, e proprio su questo argomento la Mezzogiorno ha rilasciato un’intervista a Repubblica. Ha raccontato di come sia stata molto criticata, anche se non apertamente, quando ha preso molto peso e non corrispondeva più all’immagine che le persone avevano di lei.
Tuttavia, la Mezzogiorno ha sottolineato che “Unfitting” non è un corto in cui ci si lamenta, ma è caratterizzato da una grande ironia. Bisogna saper ridere di cose che in passato ci hanno fatto soffrire. La maggior parte delle persone è stanca di essere vincolata a modelli di bellezza irrealistici. Il concetto di bellezza è opinabile, ma questi modelli di pseudo perfezione mettono la maggioranza delle persone, che non sono dei modelli, in una condizione di disagio. Questo disagio si manifesta in vari ambiti, come il lavoro, la famiglia o tra amici.
La Mezzogiorno ha poi parlato dei cambiamenti del suo corpo e delle conseguenze che hanno avuto sulla sua carriera. Ha ammesso di non essersi resa conto di quanto fosse presente falsità intorno a lei, con registe che dichiaravano di essere dalla parte delle donne ma che in realtà non lo erano affatto. Molte persone hanno addirittura interrotto i rapporti con lei. Inoltre, sono circolate delle voci secondo cui era malata, e molte persone l’hanno evitata. Tuttavia, la Mezzogiorno ha affermato che non importa, anzi è meglio così. Alla fine, è una presa di coscienza del fatto che le persone ti stimano e ti vogliono solo se corrispondi alla loro idea e al loro canone. Non è piacevole rendersene conto, ma pian piano si realizza che è così. Fortunatamente, non tutti sono così e ci sono molte persone che le vogliono bene.
Infine, la Mezzogiorno ha stroncato anche le campagne che promuovono la diversità, definendole tutte delle sciocchezze. Secondo lei, la realtà non è così. Le cose continuano esattamente nello stesso modo, proprio come viene raccontato nel suo cortometraggio “Unfitting”.
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