Stranizza d’amuri: la trama di Beppe Fiorello, una storia vera

Ciò che colpisce di “Stranizza d’amuri” è la delicatezza con cui tratta un fatto così orrendo. Questo è anche un modo per fare un complimento al film, che è stato un piccolo caso di successo nei cinema italiani la scorsa primavera e che ora arriva sul piccolo schermo. Il film, diretto da Giuseppe Fiorello, attore che abbiamo imparato ad apprezzare soprattutto per le sue interpretazioni nelle fiction televisive Rai, ha ricevuto un grande successo di pubblico e di critica, tanto da vincere il Nastro d’argento 2023.

“Stranizza d’amuri” ci porta nella Sicilia di 40 anni fa, in un luogo in cui non si poteva esprimere liberamente il proprio amore. La trama del film si svolge nel giugno del 1982, in una calda Sicilia che freme per la Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio. Due adolescenti, Gianni e Nino, si scontrano con i loro motorini lungo una strada di campagna. Da questo incidente nasce una profonda amicizia, ma anche qualcosa di più, qualcosa che non viene visto di buon occhio dalle famiglie e dai ragazzi del paese. Nonostante i pregiudizi e le dicerie, Gianni e Nino vivono liberamente, coraggiosi e affamati di vita. Ma la loro libertà non viene compresa dagli altri e non sono disposti ad accettarla.

Il film è dedicato a Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia di Catania. Si tratta di una storia (quasi) vera, ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto in Sicilia. Fiorello ricorda di aver letto dell’apparente suicidio dei due ragazzi su un giornale tra il 2008 e il 2009. Questo articolo lo ha colpito così tanto da pensare immediatamente di farne un film. Tuttavia, la storia vera non poteva essere utilizzata così com’era, perché alcuni elementi non erano compatibili con la tesi del suicidio e c’era anche una confessione, successivamente ritrattata. Quindi, Fiorello ha deciso di immaginare la storia di questi ragazzi nel 1982, “falsando” un po’ i fatti reali.

Per Fiorello, “Stranizza d’amuri” è stato un salto indietro nel tempo, un modo per raccontare la sua adolescenza e la Sicilia degli anni ’80. Nel film, ci sono i colori e i sapori di quegli anni, ma anche l’omertà, la paura e la discriminazione che iniziano all’interno delle mura domestiche. Fiorello sperava di fare un film storico, un “come eravamo”, per mostrare la sua terra e raccontare una storia d’amore che sconvolge il mondo.

I due protagonisti del film sono Samuele Segreto e Gabriele Pizzurro. Segreto è già molto noto al pubblico televisivo per la sua partecipazione al talent show di Canale 5, Amici. Pizzurro, invece, è un debuttante assoluto. Le loro interpretazioni sono uno dei punti di forza del film, e Fiorello spiega che in loro c’è il tratto divino dell’adolescenza, quel momento della vita in cui si ama in purezza tra amici senza essere omosessuali. Fiorello sottolinea che gli adulti sono arretrati rispetto agli adolescenti quando si parla di omosessualità, e che viviamo in un paese in cui la politica non applica le leggi per proteggere gli omosessuali.

In conclusione, “Stranizza d’amuri” è un film che affronta un tema delicato con sensibilità e che racconta una storia (quasi) vera ispirata a un fatto di cronaca realmente accaduto in Sicilia. Il film è un successo di pubblico e di critica, grazie anche alle interpretazioni dei due giovani protagonisti. Fiorello ha fatto un salto indietro nel tempo per raccontare la sua adolescenza e la Sicilia degli anni ’80, mostrando i colori, i sapori e le difficoltà di quegli anni. Un film che affronta l’omertà, la paura e la discriminazione, e che racconta una storia d’amore che sconvolge il mondo.

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