Anastasia Kuzmina, volto di Ballando con le Stelle, ha denunciato un grave episodio di cui è stata vittima. Attraverso delle Stories su Instagram, la ballerina ha raccontato di essere andata alle poste e di essere stata oggetto di un gesto perverso da parte di uno sportellista, che le ha mostrato i suoi genitali tramite il cellulare. Questo episodio raccapricciante dimostra ancora una volta come alcuni individui non siano in grado di controllarsi e agiscano come lupi.
Kuzmina ha spiegato di essere andata in una struttura delle poste italiane il lunedì 18 settembre per spedire un pacco. Intorno alle 12.30 è stata ricevuta da uno sportellista che era impegnato al cellulare, mentre la ballerina compilava dei moduli per la spedizione. È in questo momento che l’impiegato ha iniziato ad agire in modo diabolico e perverso.
“Mi ha chiesto se sapevo tagliare i video, dato che sono giovane. Mi ha chiesto di aiutarlo dicendomi: ‘Ti scandalizzi?’. Io ho risposto di no perché pensavo che la domanda fosse: ‘Ti scandalizzi a tagliare il video?’. Poi ha girato il telefono e c’era il suo membro”, ha raccontato Anastasia. La ballerina ha aggiunto di non essere stata in grado di reagire come avrebbe voluto: “Mi sentivo troppo male e sono tornata a casa”.
Tuttavia, il giorno successivo, Anastasia ha trovato la forza di denunciare l’accaduto. È tornata alle poste per segnalare l’episodio al direttore. “Mi vergogno di non aver reagito subito e di non aver denunciato immediatamente. Spesso scappo in queste situazioni, questa è la cosa che mi dispiace di più”, ha detto Kuzmina. Ha anche aggiunto di aver vissuto un’altra situazione allarmante mesi fa, quando un uomo l’ha seguita e non si è staccato da lei.
Il discorso sui “lupi” è molto significativo. “Non si incontrano solo quando sei ubriaca e svestita di notte, li incontri anche alle poste, per strada, in pieno giorno. E hai sempre paura, molti non capiscono che una donna ha sempre paura”, ha concluso Anastasia, facendo riferimento a fatti di cronaca nera recenti riguardanti violenze sulle donne. È inaccettabile che ancora oggi molte persone addossino la responsabilità degli stupri al modo di vestirsi delle donne.
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