Re Giorgio celebra la bellezza della Serenissima nel segno del glamour e della magia del cinema

En plein l’altra sera a Venezia: riflettori puntati per una sola, fulgida notte, sull’alta moda Armani Privé firmata da Giorgio Armani. Ha fatto tappa stavolta nella Serenissima l’evento mondano itinerante, realizzato con impatto ambientale ridotto a zero, che il grande stilista italiano ha già portato con successo negli anni passati a Dubai, Tokyo, Pechino, Londra, New York, Roma e Parigi.

In occasione dell’ottantesima edizione della Biennale di Cinema veneziana alla quale lo lega un lungo rapporto di affinità e amicizia, iniziato nel 1990 quando il regista Martin Scorsese ne raccontò la genialità nel celebre docu-film ‘Made in Milan’, Armani ha voluto così celebrare il glamour della Settima Arte per la gioia di un parterre d’eccezione in visibilio per i suoi modelli, invitando un nutrito stuolo di divi e stelle internazionali fra i quali anche Luca Guadagnino, Gabriele Salvatores, Miguel Angel Silvestre, Ang Lee, Eugenia Silva e Ava du Vernay, ad assistere a un défilé di 60 esclusive creazioni di haute couture.

E siccome il leit motiv della irripetibile collezione presentata la notte scorsa era la Commedia dell’Arte, legata qui a doppio filo allo sfarzo della città dei dogi, la sfilata ha segnato un trionfo di stile e seduzione nel segno di un palpitante romanticismo memore del film ‘Anonimo Veneziano’ o di ‘Morte a Venezia’ di Luchino Visconti. Nella suggestiva cornice dell’Arsenale star internazionali del calibro di Sophia Loren e Jessica Chastain hanno applaudito con entusiasmo le corolle di tulle blu oltremare e turchese acquamarina, le danzanti gonne in tulle plissettato e inondato di balze degne di un romantico rondò, i delicati ricami di paillettes e cristalli che scintillavano alla luce della luna occhieggiando all’Arlecchino di Picasso, e i regali abiti da casta diva che sono da sempre la cifra inconfondibile di Re Giorgio. Suggestioni ottocentesche per le sontuose toilette da ballo e da gran sera illuminate da manciate di diamanti che evocavano notti galanti e raffinate seduzioni ambientate in fastosi ambienti veneziani, il tutto declinato in una sofisticata palette comprendente il nero assoluto appena rischiarato da note di rosa peonia o da lampi di verde smeraldo.

L’incipit dello show era affidato a una serie di piccole giacche gioiello appena poggiate in vita: seguivano a ruota motivi di ipnotiche losanghe e preziosismi da caveau incorniciati da profili scuri a siglare interessanti divertissements grafici, per poi cedere il testimone a impalpabili fourreau arricchiti da misteriose gorgiere e sinuose velette e resi ancora più intriganti da sofisticati reticoli di perline e jais per cages civettuole che si sovrapponevano alle mise più opulente.

Alla mondanissima serata, allietata dalle frizzanti performance musicali del DJ e cantante Mark Ronson, hanno assistito settecento ospiti blasonati fra i quali Kerry Washington, Isabella Ferrari, Ferzan Ozpetek, Malika Ayane, Giuseppe Tornatore, la sensuale Sidney Sweeney e l’affascinante Louis Garrel che ha anche prestato il suo volto da bel tenebroso per l’ultima campagna pubblicitaria del menswear di Giorgio Armani.

Fonti interne alla maison Armani hanno fatto sapere che il gruppo presieduto dal famoso creatore di moda ha destinato una donazione a Venetian Heritage, la Fondazione Onlus che sostiene e finanzia iniziative per la promozione e la salvaguardia del patrimonio artistico veneziano nel mondo. Il contributo sarà devoluto al restauro conservativo di una selezione di opere appartenenti alla collezione della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro e alla valorizzazione della collezione stessa.

 


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