Greta Beccaglia: Non mi pento di aver denunciato, nonostante le minacce

La giornalista Greta Beccaglia ha rivelato di continuare a ricevere minacce e insulti, due anni dopo essere stata molestata da un tifoso fuori dallo stadio. Non ha mai ricevuto personalmente le scuse dell’uomo. Il caso di Isa Balado, una giornalista spagnola molestata in diretta tv, ha riportato alla mente quella sera di novembre del 2021. Dopo la partita Empoli-Fiorentina, Beccaglia era fuori dallo stadio per intervistare i tifosi quando uno di loro le ha toccato il lato ‘B’. La giornalista ha reagito dicendo all’uomo che non poteva fare quel gesto. Le similitudini con il caso spagnolo sono evidenti, ma ci sono anche delle differenze. Mentre il conduttore spagnolo ha interrotto il collegamento e ha chiamato la polizia, il collega italiano ha condannato il gesto ma ha cercato di “rincuorare” Beccaglia dicendole di non prendersela e che si cresce anche attraverso queste esperienze. La giornalista ha sottolineato di non aver ricevuto molto supporto dallo studio in quel momento e si è sentita sola. Nonostante le critiche ricevute sui social, Beccaglia ha denunciato l’accaduto e lo rifarebbe, perché crede che denunciare sia il modo per cambiare davvero le cose nel paese. L’uomo che l’ha molestata è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale, con sospensione della pena subordinata alla partecipazione a percorsi di recupero. Beccaglia non ha mai ricevuto le scuse personali dell’uomo e ha sottolineato che ancora oggi riceve messaggi di odio sui social.

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