Maneskin: il gruppo romano elogiato dal New York Times

I Maneskin, la famosa band italiana, hanno fatto parlare di sé anche oltre oceano. Un articolo pubblicato sul New York Times Magazine racconta il trionfale ritorno del gruppo a Roma, dove si sono tenuti dei concerti indimenticabili lo scorso luglio. L’evento ha attirato l’attenzione di ben 60.000 italiani che hanno urlato di gioia di fronte alle uniche rock star della loro generazione e forse la più grande rock band italiana di tutti i tempi.

Il corrispondente del giornale statunitense ha descritto l’atmosfera di quei concerti, tenutisi in una Roma soffocante dal caldo, dove sembrava che i motorini volassero ovunque e il traffico fosse regolato dal principio che chiunque può essere sostituito. I Maneskin si sono esibiti sul prato dello stadio, dando il meglio di sé.

Il cantante della band, Damiano David, è stato descritto come un nomade futuristico che cacciava il mammut a rete. Indossava pantaloni neri a zampa d’elefante e un top a rete che gli tagliava il busto in diagonale. La sua fronte pesante e i lineamenti ipersimmetrici lo rendevano davvero unico. Victoria De Angelis, la bassista, ha invece indossato un miniabito fatto di strisce di pelle o forse corde elastiche. Raggi, il chitarrista, ha scartato rapidamente una camicia nera, mentre Ethan Torchio, il batterista, ha suonato con un gilet senza camicia e i capelli svolazzanti.

Il concerto è stato caratterizzato da momenti di rumore disciplinato e frenetico, accompagnati da spettacolari fuochi pirotecnici che si alzavano fino a 20 piedi di altezza e che si potevano sentire anche dal mezzanino. Il tutto è iniziato con la canzone “Gasoline”, scritta dai Maneskin per protestare contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.

In conclusione, i Maneskin sono diventati un fenomeno globale, offrendo alla Generazione Z un assaggio di un genere musicale che sembrava ormai estinto. Il loro successo è stato confermato anche dalla grande affluenza di pubblico durante i concerti a Roma, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana.

Segui Avvisatore su Instagram: @avvisatore.it


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *