Aumento del numero di docenti di ruolo nelle scuole: dichiarazioni del ministro Valditara

La scuola sta ripartendo con alcune importanti migliorie, come ha spiegato il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in un’intervista a RaiNews 24. Grazie a delle innovazioni apportate, siamo riusciti a coprire il 79,9% dei posti autorizzati, rispetto al 47,4% dell’anno scorso. Questo significa che ci sono più docenti di ruolo e meno supplenze, un miglioramento significativo. Inoltre, il numero dei supplenti sull’organico di diritto è stato del 10,9% quest’anno, rispetto al 15% dello scorso anno, quindi un netto miglioramento. I docenti supplenti hanno potuto firmare il contratto da remoto, evitando di recarsi a scuola. Inoltre, è stato ridotto del 50% il tempo di compilazione delle domande. Sono passi avanti importanti, ma dobbiamo continuare a migliorare.

Valditara ha anche annunciato che non solo abbiamo assunto più di 40mila docenti precari, ma sta per partire un concorso per altri 40mila. C’è un problema di reclutamento che dobbiamo affrontare e l’assunzione di 80mila docenti è un passo avanti significativo. Inoltre, stiamo lavorando per garantire continuità sulla cattedra, soprattutto per i docenti di sostegno. Vogliamo fare in modo che i docenti supplenti per quel ruolo possano rimanere per l’intero ciclo scolastico, su richiesta delle famiglie, perché è importante evitare che i ragazzi diversamente abili si trovino ogni anno con un docente diverso.

Per quanto riguarda il docente tutor, avrà un ruolo fondamentale nella personalizzazione della formazione. Sarà responsabile di aiutare i ragazzi con ritardi a recuperare e quelli che si annoiano in classe a potenziare la loro preparazione. Questa è una novità molto apprezzata dalla maggioranza degli italiani ed è entrata nel contratto. Si tratta di un passo verso una formazione sempre più personalizzata, che valorizza le abilità e i talenti di ogni ragazzo, come un abito su misura.

Infine, Valditara ha annunciato che il 18 settembre tornerà a Caivano per l’agenda Sud, un importante intervento per unire un’Italia divisa dal punto di vista formativo. È importante prendersi cura di tutti quei ragazzi che non hanno le stesse opportunità formative e lavorative di quelli che si trovano in contesti più fortunati.

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