La 80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa con la premiazione dei film che hanno affrontato importanti tematiche sociali e politiche. Questo dimostra che il cinema non solo è vivo e vegeto, ma anche un potente strumento per intrattenere e allo stesso tempo sensibilizzare il pubblico su questioni importanti. Durante la cerimonia di premiazione è emerso un quadro colorato di queste tematiche.
Il Leone d’Oro è stato assegnato al film in bianco e nero del regista greco Yorgos Lanthimos, intitolato “Poor Things” (Povere Creature!). Il film presenta una storia ambientata negli anni ’90, tratta dall’omonimo romanzo del 1992 di Alasdair Gray. La protagonista, interpretata da Emma Stone, è una donna che viene riportata in vita con il cervello di una bambina. Questo le permette di esplorare la sessualità in modo nuovo e liberato, sviluppando un forte senso di uguaglianza e ribellione verso ogni forma di disuguaglianza di genere. Questo tema è attuale e rilevante, specialmente nelle società ancora afflitte da un forte patriarcato.
Il Leone d’Argento per la miglior regia è stato vinto da Matteo Garrone per il film “Io Capitano”. Questa pellicola racconta il viaggio di due ragazzi migranti che cercano di raggiungere l’Europa. La storia viene raccontata dal loro punto di vista, offrendo uno sguardo intimo e personale sul tema dell’immigrazione, così dibattuto nella politica italiana ed europea. Durante la premiazione, Garrone ha sottolineato l’importanza di garantire il diritto di accesso e di viaggio ai giovani migranti, come strumento per combattere il traffico di esseri umani e affrontare il problema dell’immigrazione.
Un altro film premiato che affronta l’immigrazione è “Green Border” della regista polacca Agnieszka Holland, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Il film racconta le violazioni dei diritti umani che avvengono al confine tra Polonia e Bielorussia, una zona di conflitto tra Russia e Ucraina dove i migranti vengono respinti alle frontiere senza adeguati luoghi di accoglienza. Durante il suo discorso, Holland ha sottolineato le difficoltà incontrate nel girare il film e ha ringraziato tutte le istituzioni europee che hanno contribuito al progetto.
I premi per gli attori, la Coppa Volpi, sono stati assegnati a Caileey Spaeny per il suo ruolo in “Priscilla” di Sofia Coppola e a Peter Sarsgaard per la sua interpretazione in “Memory” di Michel Franco. Entrambi i film esplorano il complesso mondo dello spettacolo e dei miti che lo circondano, mettendo in luce i suoi lati oscuri e complessi.
Infine, Micaela Ramazzotti ha vinto il premio per la miglior regia con il suo film di debutto, “Felicità”. La storia segue una famiglia disfunzionale e fragile, con due figli che affrontano problemi personali. Ramazzotti ha dedicato il premio a coloro che stanno attraversando momenti difficili, sottolineando l’importanza di lottare sempre per la felicità.
Questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha dimostrato ancora una volta il potere del cinema nel sollevare tematiche importanti e stimoli di riflessione.
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