Un importante passo è stato compiuto durante il recente G20 a Nuova Delhi per promuovere l’integrazione tra Asia, Medio Oriente ed Europa. La leader italiana Giorgia Meloni ha firmato un accordo per il corridoio economico India-Medio Oriente-Europa insieme ad altri paesi come Stati Uniti, Arabia Saudita, Ue, India, Germania, Francia ed Emirati Arabi Uniti. Questo accordo viene considerato un’alternativa alla “Belt and Road” lanciata nel 2013 dal presidente cinese Xi Jinping.
Durante il G20, Meloni ha anche avuto un incontro bilaterale con il premier cinese Li Qiang, confermando l’intenzione di consolidare e approfondire il dialogo tra Italia e Cina su questioni bilaterali e internazionali. Tuttavia, è evidente che la politica estera del governo Meloni si sta spostando sempre più verso gli Stati Uniti e l’Unione Europea.
L’Italia vuole contribuire a costruire ponti tra il Mediterraneo e l’Indo-pacifico, con particolare attenzione alle connessioni energetiche e digitali attraverso l’Africa e il Golfo Arabico. L’obiettivo del nuovo corridoio economico è quello di rafforzare le interconnessioni globali e creare nuove opportunità e prosperità.
La premier italiana ha ringraziato il primo ministro indiano Modi, il presidente americano Biden, la presidente della Commissione europea von der Leyen e tutti gli altri che hanno reso possibile questo accordo. L’Italia è pronta a giocare un ruolo determinante in questo processo, soprattutto perché le compagnie italiane hanno un’esperienza unica nei settori marittimo e ferroviario.
Secondo il presidente Biden, questo corridoio economico creerà posti di lavoro e rafforzerà la sicurezza alimentare. Si tratta di un investimento che segna una svolta importante e richiede un lavoro di squadra tra tutti i paesi coinvolti. Il primo risultato tangibile di questa collaborazione è stato evidenziato da una “calorosa stretta di mano” tra il presidente americano e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, a seguito delle tensioni degli ultimi mesi legate al caso Khashoggi.
Questo accordo rappresenta un passo significativo nell’ambito della politica estera italiana, che ora punta a rafforzare i legami con gli alleati occidentali e a promuovere la cooperazione economica e infrastrutturale tra Asia, Medio Oriente ed Europa. Inoltre, l’Italia si impegna a seguire un approccio non predatorio ed egualitario con le nazioni a basso e medio reddito coinvolte nel progetto del corridoio economico.
Non possiamo non notare che questa iniziativa rappresenta una sfida alla “Belt and Road” cinese, dimostrando l’impegno dell’Italia e degli altri paesi coinvolti nel promuovere un’alternativa che garantisca una maggiore integrazione economica e commerciale. Continueremo a monitorare gli sviluppi futuri e l’impatto che questa nuova iniziativa avrà sulle economie e sulle relazioni internazionali.
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