Pensioni: ultime notizie sulla riforma del 2023 2024 in arrivo

L’ultimo incontro tra il governo di Giorgia Meloni e le parti sociali sul tema delle pensioni sembra non avere portato buone notizie per i lavoratori che speravano in cambiamenti significativi nel sistema previdenziale italiano entro il 2024. Non sembra quindi profilarsi una riforma delle pensioni per il prossimo anno, a causa delle difficoltà nel reperire le risorse necessarie e dalla necessità di destinarle ad altre priorità.

La legge Fornero, con ogni probabilità, resterà invariata, mantenendo i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata a 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Inoltre, sarà affiancata dalla pensione anticipata che richiederà 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne.

Non sembrano esserci novità sostanziali, poiché si parla di una possibile proroga per un ulteriore anno della Quota 103, che consente di uscire a 62 anni con almeno 41 anni di contributi. Inoltre, si prevede una proroga dell’Opzione donna e dell’Ape sociale, anche se con alcuni ritocchi.

Per quanto riguarda l’Ape sociale, si sta valutando la possibilità di ampliare la lista delle professioni gravose per estendere i beneficiari, rispondendo così alle richieste delle parti sociali che chiedono un intervento in tal senso.

Anche l’Opzione donna necessita di qualche ritocco, in quanto le ultime modifiche apportate nella Legge di Bilancio l’hanno resa troppo rigida, limitando l’utilizzo solo a poche lavoratrici. Tuttavia, non si prevede un ritorno alla versione precedente del regime sperimentale, in quanto l’anno scorso sono state introdotte restrizioni a causa dei costi elevati associati a questa misura. Il governo ha promesso un intervento a favore delle donne, il che potrebbe portare a una riduzione dei requisiti di accesso alla prestazione (anche se ciò potrebbe richiedere qualche anno in più).

Inoltre, si continua a discutere del possibile ampliamento della Garanzia giovani, poiché il problema principale che dovrà essere affrontato nel prossimo futuro riguarda i lavoratori più giovani. Si tratta di coloro che, sebbene siano completamente all’interno del sistema contributivo, hanno subito gli effetti della disoccupazione, della precarietà e della discontinuità lavorativa. Molto probabilmente, arriveranno al pensionamento con un assegno previdenziale che sarà tutto tranne che dignitoso.

In conclusione, non sembra esserci alcuna riforma significativa in vista per il sistema previdenziale italiano nel prossimo anno. I lavoratori dovranno quindi fare i conti con i requisiti attuali per accedere alla pensione, compresa la legge Fornero e le sue restrizioni.

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