L’industria alimentare biologica italiana: una fase cruciale

Il mercato italiano dei prodotti alimentari biologici sta vivendo un periodo di incertezza, dopo anni di crescita costante che è arrivata al suo apice nel 2020. Secondo i dati dell’Ismea, nel 2022 gli acquisti di prodotti biologici in Italia sono cresciuti solo dello 0,5% in valore, rispetto al +6,4% dell’intero settore agroalimentare. Questo ha comportato una riduzione dell’importanza dei prodotti biologici nelle spese alimentari degli italiani.

Per sostenere il settore e ricordare ai consumatori che le nostre scelte alimentari influenzano anche la salute del pianeta, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha lanciato una campagna di comunicazione istituzionale. La campagna è stata presentata dall’Ismea durante il Sana di Bologna, alla presenza di importanti figure come il Sottosegretario di Stato Luigi D’Eramo, il presidente di Federbio Maria Grazia Mammuccini, il presidente di Assobio Nicoletta Maffini, il coordinatore del settore biologico dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari Francesco Torriani e l’autore e conduttore televisivo Luca Sardella.

La campagna di comunicazione integrata inizierà nelle prossime settimane e comprenderà uno spot televisivo e radiofonico con la partecipazione del cantautore e comico Elio. Inoltre, verrà realizzata una webserie per i social media con Elio e influencer del settore biologico come Revee, Carlotta Ferlito e Lulù Gargari, insieme a video informativi condotti da Luca Sardella.

La campagna sarà completata da annunci digitali e stampa, tutti focalizzati sullo stesso messaggio: l’acquisto di prodotti biologici ha un impatto positivo sull’ambiente e sulla salute dei consumatori. La call to action sarà semplice ma efficace: “La salute del Pianeta passa dalla tua spesa”.

Prima del lancio della campagna, è stata condotta una fase di ricerca per analizzare le attitudini, le conoscenze e i comportamenti dei consumatori riguardo ai prodotti biologici. Questa fase ha incluso sondaggi su un campione rappresentativo di responsabili degli acquisti, focus group e indagini presso alcune catene di supermercati.

Dalla ricerca sono emersi diversi punti chiave che hanno guidato la strategia e i principali messaggi della campagna. Tra questi, la scarsa conoscenza del marchio comunitario “euro foglia” che identifica i prodotti biologici, la richiesta di maggiori garanzie sulla qualità biologica, un prezzo percepito come troppo alto rispetto ai prodotti convenzionali e la confusione causata dalla presenza di numerosi simboli e indicazioni biologiche sugli scaffali e sulle confezioni.

L’obiettivo della campagna è promuovere una migliore conoscenza degli alimenti biologici made in Italy, evidenziandone il valore e i benefici per la salute del consumatore e del pianeta. Inoltre, si spera di aumentare la fiducia nei confronti dei prodotti biologici e stimolare la domanda, incoraggiando sempre più agricoltori a convertirsi all’agricoltura biologica.

Come ha dichiarato il Sottosegretario Luigi D’Eramo, il settore biologico è strategico per l’Italia e il Paese è leader in Europa sia per la superficie coltivata a biologico che per il numero di operatori certificati. È quindi fondamentale promuovere un aumento dei consumi di prodotti biologici, in particolare a livello domestico, per sostenere questa crescita. La campagna di comunicazione promossa dall’Ismea mira proprio a sensibilizzare i consumatori sull’importanza dei prodotti biologici e dei loro benefici per la salute e l’ambiente.

In conclusione, il settore biologico italiano si trova in una fase delicata, ma grazie a iniziative come questa campagna di comunicazione, si spera di rafforzare la fiducia dei consumatori verso i prodotti biologici e di stimolare la domanda, contribuendo così alla crescita e allo sviluppo del settore.

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