Contestazione ciclisti mascherati: Assessora Censi e pericoli su strada

Il Milanese è un territorio segnato da una triste statistica: dieci ciclisti sono morti sulle sue strade da inizio anno. Per rendere omaggio alle vittime, un gruppo di biker si è presentato alla Festa dell’Unità mascherato e ha leggiadramente letto i loro nomi ad alta voce. La loro presenza è stata un grido di protesta contro l’assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, che i manifestanti hanno chiesto di dimettersi, indignati per le morti che si sono verificate.

La sorpresa dei ciclisti mascherati ha creato un momento di scompiglio durante l’incontro sulla sicurezza e la mobilità, che ha visto la partecipazione dell’assessore Marco Granelli. Dopo essersi avvicinati al palco sulle loro biciclette, i manifestanti hanno ascoltato le parole di Arianna Censi, rappresentante del Partito Democratico e assessora alla Mobilità del Comune di Milano. Censi ha difeso alcune delle strategie messe in atto dal Comune per proteggere i ciclisti e garantire la loro sicurezza.

Tuttavia, lo scopo principale della protesta era richiamare l’attenzione sulla necessità di adottare ulteriori misure per prevenire gli incidenti mortali che coinvolgono i ciclisti. Le strade del Milanese, infatti, si sono rivelate pericolose per questa categoria di utenti, con il tragico bilancio di dieci vittime in pochi mesi.

La mobilità sostenibile e la promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano sono obiettivi che Milano si è posta con determinazione. Tuttavia, le morti dei ciclisti mettono in luce la necessità di investire maggiormente nella sicurezza delle infrastrutture ciclabili e di sensibilizzare automobilisti e pedoni sull’importanza di condividere la strada in modo sicuro ed equilibrato.

Nonostante le strategie messe in atto, i ciclisti continuano a essere vulnerabili e a pagare un prezzo molto alto. È quindi fondamentale che l’amministrazione cittadina prenda ulteriori misure per migliorare la sicurezza delle strade e garantire la protezione di chi si sposta in bicicletta.

La manifestazione dei ciclisti mascherati, seppur disturbatrice, ha contribuito a porre l’attenzione su questa problematica urgente e a sollecitare un dibattito pubblico su come affrontare concretamente il problema delle morti di ciclisti sulle strade del Milanese. Gli amministratori locali e nazionali devono ora ascoltare queste richieste e agire rapidamente per prevenire ulteriori tragedie e garantire a tutti i cittadini un ambiente sicuro e sostenibile in cui poter circolare liberamente.

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