Il secondo trimestre del 2023 ha registrato una contrazione nella raccolta di investimenti, con un dato di -12 miliardi di euro. Questo risultato è principalmente attribuibile alle gestioni negative del portafoglio, che hanno subito una contrazione di 9,45 miliardi di euro a causa degli istituzionali.
Tuttavia, nonostante questa diminuzione nella raccolta di investimenti, il patrimonio gestito ha registrato una crescita. A fine giugno, il patrimonio ha raggiunto i 2.277 miliardi di euro, superando i 2.257 miliardi di euro di fine marzo e i 2.210 miliardi di euro di fine 2022. Questo aumento è principalmente dovuto all’effetto positivo del mercato, che ha caratterizzato il secondo trimestre del 2023. L’Ufficio Studi di Assogestioni stima un incremento intorno al 1,5%.
Questi dati evidenziano una situazione in cui la raccolta di investimenti è diminuita, ma il valore del patrimonio gestito è aumentato grazie all’andamento positivo del mercato. Questo può essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui l’interesse degli investitori per le opportunità di investimento e il miglioramento delle performance degli strumenti finanziari.
In termini più generali, questi risultati riflettono il contesto economico attuale in Italia e nel resto del mondo. L’incertezza economica e politica, insieme a fattori come l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse, possono influenzare le decisioni di investimento. Tuttavia, l’aumento del patrimonio gestito suggerisce che gli investitori sono ancora interessati a cercare opportunità nel mercato finanziario.
È importante notare che questi dati sono stati pubblicati da Assogestioni, un’associazione che rappresenta le società di gestione del risparmio italiane. Sebbene siano dati affidabili e basati sulla realtà del settore, è sempre bene monitorare ulteriori fonti e analisi per ottenere una visione completa del contesto finanziario attuale.
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