Quoziente familiare: l’aumento dell’assegno per i figli come soluzione per favorire le donne

L’economista Carlo Cottarelli ha sottolineato il rischio di puntare al Quoziente Familiare come misura per applicare le imposte all’intero reddito familiare anziché a quello dei singoli componenti. Secondo Cottarelli, l’introduzione del Quoziente Familiare presenta un svantaggio, che è quello di ridurre l’incentivo per il secondo percettore di reddito, che di solito è la donna, a iniziare a lavorare. Ciò accade perché l’aliquota che verrebbe applicata sarebbe quella media tra i due percettori di reddito, che solitamente è più alta di quella che il secondo entrante nel mondo del lavoro avrebbe con una tassazione individuale.

Cottarelli sostiene invece che sarebbe preferibile aumentare l’assegno familiare per figlio o addirittura aumentare i congedi parentali, in quanto queste misure aiutano a conciliare maternità e lavoro. L’economista si chiede quindi perché si preferisca puntare al Quoziente Familiare anziché a misure che favoriscono direttamente le famiglie.

Il Quoziente Familiare viene presentato come una misura che aiuta le famiglie con tanti figli, ma secondo Cottarelli, ci sono alternative più efficaci per raggiungere lo stesso obiettivo. L’opinione dell’economista mette in luce le implicazioni e i rischi di questa misura, offrendo una prospettiva diversa rispetto all’idea di Fratelli d’Italia di applicare le imposte all’intero reddito familiare.

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