Covid in Italia: Variante Eris e stagnazione dei contagi, aggiornamenti su vaccini

La variante Covid EG.5, nota anche come Eris, sta aumentando la sua prevalenza in diversi Paesi, compresa l’Italia. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità, dal 21 al 27 agosto la variante EG.5 ha registrato una percentuale del 41,9%. Questa variante è caratterizzata da un elevato tasso di crescita e da una capacità di neutralizzazione da parte degli anticorpi più bassa rispetto ad altre varianti. Tuttavia, non sono state riscontrate finora ulteriori minacce per la salute pubblica.

Inoltre, altre varianti di interesse come Arturo XBB.1.16, Kraken XBB.1.5 e Acrux XBB.2.3 stanno mostrando una diminuzione nella loro prevalenza. La variante CH.1.1, conosciuta come Orthrus e discendente di BA.2.75 o Centaurus, è ancora in circolazione ma con una prevalenza contenuta.

Una variante che sta attirando l’attenzione dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è la variante BA.2.86, conosciuta come Pirola. Anche se è stata rilevata solo in piccoli numeri in 11 Paesi, l’OMS sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto. Inoltre, l’OMS si preoccupa del fatto che un basso numero di persone a rischio abbia ricevuto una dose di vaccino Covid-19 e fa un appello affinché non si aspetti per ricevere una dose aggiuntiva se raccomandata.

Nel frattempo, la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA) ha dato il via libera all’approvazione del vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech adattato alla variante Kraken. Lo stesso vale per il vaccino di Moderna, che genera una forte risposta immunitaria contro la variante Pirola.

Nonostante i dati limitati, l’OMS segnala un aumento dei decessi in alcune parti del Medio Oriente e dell’Asia, un incremento degli accessi in terapia intensiva in Europa e un aumento dei ricoveri in diverse regioni. Questo sottolinea l’importanza di accelerare la campagna di vaccinazione per proteggere le persone durante la stagione invernale.

In conclusione, la variante EG.5, insieme ad altre varianti di interesse, sta mostrando una crescita nella loro prevalenza. È fondamentale monitorare attentamente queste varianti e accelerare le campagne di vaccinazione per contrastare la diffusione del virus.

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