Giovani italiani: differenza di età quando lasciano casa rispetto all’Europa – media di 26,4 anni

L’età media in cui i giovani italiani lasciano la casa dei genitori è di 30 anni, secondo i dati Eurostat 2022. Solo in Croazia, Slovacchia, Grecia, Bulgaria, Spagna e Malta i giovani si trasferiscono da soli più tardi rispetto agli italiani. Al contrario, in Paesi come Finlandia, Svezia, Danimarca ed Estonia si lascia casa già intorno ai 20 anni.

Nel corso degli ultimi 10 anni, l’età media dei giovani che lasciano la casa dei genitori è aumentata in 14 Paesi dell’Unione Europea, con un aumento significativo in Croazia, Grecia e Spagna. Nel complesso, l’età media europea è leggermente variata, con un minimo di 26,2 anni nel 2019 e un massimo di 26,5 anni nel 2012, 2014, 2020 e 2021.

I dati evidenziano un divario di genere abbastanza netto: in media, gli uomini lasciano la casa dei genitori quasi due anni più tardi delle donne. Questa differenza vale per tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea, compresa l’Italia. Nel nostro paese, le donne si trasferiscono intorno ai 29 anni, mentre gli uomini intorno ai 30,9 anni.

La causa principale del ritardo con cui i giovani italiani lasciano la casa dei genitori è di natura economica. Gli stipendi in Italia sono diminuiti rispetto a 30 anni fa, mentre l’andamento del mercato immobiliare continua a essere in crescita. I canoni di locazione sono aumentati in tutto il paese, con incrementi rilevanti in città come Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze. Questi dati, insieme alla situazione salariale dei giovani, spiegano perché sia difficile per loro andare a vivere da soli.

Inoltre, la durata degli studi in Italia è più lunga rispetto ad altri paesi europei. Ciò comporta un ingresso nel mondo del lavoro più tardivo e una conseguente ritardata indipendenza economica. Inoltre, l’Italia presenta una percentuale inferiore di persone con un titolo di studio terziario rispetto alla media europea.

Il sistema economico e di istruzione italiano non premia in modo sufficiente i giovani laureati, con tassi di disoccupazione più elevati rispetto alla media europea. Le difficoltà nel trovare lavoro e gli stipendi bassi contribuiscono al ritardo con cui i giovani italiani lasciano la casa dei genitori.

In conclusione, il fenomeno dei giovani italiani che lasciano la casa dei genitori tardi è legato a fattori economici e di istruzione. Nonostante l’immagine degli “eterni adolescenti” diffusa anche all’estero, le ragioni per cui i giovani italiani si trasferiscono tardi sono concrete e riconducibili al sistema sociale ed economico del paese.

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