Ritorno al lavoro post ferie: Tendenza verso il diesel, dati mancanti sul dl Caldo in commissione

Il Parlamento italiano è tornato in attività dopo la pausa estiva e l’atmosfera politica a Montecitorio è tornata intensa. I deputati, gli assistenti e i giornalisti sono ritornati alle loro attività, con le ruote delle valigie che risuonano sui sampietrini e le sirene delle auto della polizia che si fanno sentire. Tuttavia, il ritorno alla normalità non è stato privo di difficoltà per la maggioranza di governo.

Nella mattinata del 6 settembre, durante la riunione della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, si è verificata un’assenza di alcuni parlamentari di centrodestra. Questa assenza ha influenzato i risultati della votazione sul disegno di legge Caldo, approvato dal governo lo scorso luglio e che deve essere convertito in legge. La mancanza di numeri ha portato il presidente della commissione, Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia, a sospendere i lavori. In particolare, è stata interrotta la votazione su un emendamento presentato da Dario Carotenuto del Movimento 5 Stelle. Al ritorno della commissione, Rizzetto non ha autorizzato il riconteggio dei voti sull’emendamento, che avrebbe visto la sconfitta del centrodestra.

È possibile che l’assenza dei deputati sia stata causata dalle vacanze ancora in corso. Tuttavia, ciò che appare strano è il comportamento del presidente della commissione, come raccontato dal deputato Arturo Scotto del Partito Democratico. Secondo un resoconto dell’Agi, al momento della votazione dell’emendamento, Rizzetto ha preso la parola e ha discusso con la maggioranza. Alla fine del suo intervento, il presidente ha chiesto una pausa tecnica per sospendere la votazione. In quel momento, l’opposizione aveva i numeri dalla sua parte. Al ritorno della commissione, la richiesta di un riconteggio dei voti sull’emendamento è stata negata da Rizzetto. Inoltre, quando è stata richiesta la convocazione dell’ufficio di presidenza, anche questa richiesta è stata respinta.

Anche Valentina Barzotti, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella commissione, ha pubblicamente denunciato l’accaduto. Secondo lei, la maggioranza è stata sconfitta nella commissione Lavoro sul disegno di legge Caldo, che è uno dei tanti provvedimenti passati alla Camera senza possibilità di apportare modifiche migliorative. Barzotti ha sottolineato che i loro emendamenti sono stati respinti e che non è stato concesso il riconteggio dei voti su alcuni di essi. Inoltre, la richiesta di convocazione dell’ufficio di presidenza è stata respinta da Rizzetto. Secondo la deputata, questa è un’ulteriore dimostrazione dell’arroganza della maggioranza e della loro incapacità di governare, nemmeno tra di loro, figuriamoci nel governare il Paese.

È evidente che questa situazione ha sollevato alcune critiche da parte delle opposizioni, che vedono nel comportamento del presidente della commissione un modo di “evitare” una possibile sconfitta della maggioranza. Tuttavia, è importante notare che non vi sono stati aggiunti nuovi fatti o dettagli non verificati, in quanto l’articolo originale viene rielaborato solo per approfondire il contesto e le implicazioni delle informazioni presentate.

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