Infermiera accoltellata a Roma: 78esima donna uccisa nel 2023

Un nuovo femminicidio ha scosso la città di Roma durante il pomeriggio di lunedì 4 settembre. Rossella Nappini, un’infermiera di 52 anni, è stata trovata uccisa a coltellate nell’androne del palazzo in cui viveva nel quartiere Trionfale. Si ritiene che l’autore dell’omicidio fosse una persona conosciuta, forse un’ex compagno della vittima.

I vicini di casa e alcuni ragazzi sono stati i primi a dare l’allarme, avendo notato il corpo di Nappini sul pavimento dell’androne. La vittima presentava diverse ferite all’addome, inflitte da un’arma da taglio. Nonostante molti residenti abbiano affermato di aver sentito delle urla spaventose prima del ritrovamento del cadavere, nessuno è riuscito a intervenire in tempo per salvare la donna.

Sulle prime indagini ha lavorato la pm Claudia Alberti del gruppo violenze di genere, la quale ha ordinato l’autopsia per determinare il numero esatto di coltellate inflitte alla vittima. Nel frattempo, gli agenti della Polizia di Stato hanno ispezionato i cassonetti dell’immondizia nelle vicinanze in cerca di eventuali reperti, tra cui l’arma del delitto.

La Squadra Mobile, responsabile del caso, sta prendendo in considerazione diverse ipotesi, senza escluderne alcuna, ma la pista passionale sembra essere la più plausibile. Un ex compagno di Nappini è stato interrogato in questura poco dopo l’omicidio, e alcuni testimoni hanno fatto riferimento alle frequenti liti tra la donna e un uomo di origine magrebina. Tuttavia, queste affermazioni devono ancora essere verificate.

Gli abitanti del palazzo sono restii a parlare per “rispetto alla vittima”, ma l’amministratore del condominio ha riferito agli inquirenti di essere stato chiamato da un condomino a causa della “devastante situazione” trovata sul posto del delitto.

Nella mattinata del giorno successivo, è stato arrestato un uomo di 45 anni di nazionalità marocchina, sospettato dell’omicidio dell’infermiera. Dopo un’intensa attività investigativa, la Squadra Mobile Capitolina, in collaborazione con la Procura di Roma, è riuscita a individuare un sospettato credibile. Attualmente, la sua posizione è sotto esame dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo, verrà nominato un medico legale che eseguirà l’autopsia sul corpo della vittima.

Durante l’esame della scena del crimine, gli investigatori hanno contato almeno una ventina di coltellate. Al momento, i dettagli sul movente del femminicidio sono ancora incerti. Si ipotizza che l’assassino abbia organizzato un incontro con la vittima per tenderle una trappola o l’abbia aspettata sotto casa dopo il lavoro. Solo ulteriori indagini potranno fornire risposte concrete su questo punto.

Rossella Nappini era molto attiva nel campo sindacale e si era impegnata nella difesa del suo ospedale locale, il San Filippo Neri, quando rischiava la chiusura. Durante il suo compleanno nel 2018, aveva chiesto agli amici di fare donazioni alla Casa delle Donne per contrastare la violenza sulle donne.

La morte di Nappini segna il 78esimo femminicidio dall’inizio dell’anno in Italia, una media di un omicidio ogni tre giorni. Secondo il Servizio analisi criminale della Polizia, nel periodo compreso tra l’1 gennaio e il 4 settembre, gli omicidi volontari sono aumentati del 5%, mentre il numero delle vittime femminili è diminuito del 5%. I delitti nel contesto familiare o affettivo sono aumentati del 2%, ma il numero di vittime femminili è diminuito del 14%. Anche il numero di omicidi commessi dal partner o dall’ex è diminuito del 9%, con un calo delle vittime donne del 12%.

Questi dati mostrano una realtà allarmante, una cultura maschilista e patriarcale che vede ancora troppo spesso le donne come oggetti nelle mani degli uomini. È un fenomeno radicato che deve essere estirpato definitivamente affinché le generazioni future crescano in un contesto di rispetto e parità tra i sessi.

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