Non ci crederai, ma è possibile andare in anticipo in pensione solo se ci sono dei requisiti. Infatti non tutti possono fare domanda. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
“La pensione è un’obbligazione che consiste in una rendita vitalizia o temporanea con risposta a una persona fisica in base a un rapporto giuridico con l’ente o la società che è obbligata a corrisponderla per la tutela del rischio di longevità o di altri rischi (invalidità, inabilità, superstiti, in diretta)”, ecco la definizione che si può trovare su Wikipedia.
In Italia se ne occupa l’INPS, l’acronimo dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Devono essere iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e anche la maggior parte degli lavoratori autonomi.
Il primo sistema di garanzie pensionistiche risale al 1895 e da allora tante cose sono cambiate, ma sempre con lo scopo di tutelare questa categoria di persone.
Infatti di recente sono arrivate buone notizie in merito alla pensione. Se sei interessato all’argomento, sarebbe opportuno proseguire nella lettura.
L’INPS ti permette di andare in pensione prima
Secondo quanto riportato sul sito codiciateco.it si può andare in pensione con ben cinque anni di anticipo! Non è uno scherzo, basta da solo andare sul sito dell’INPS e capire se puoi prestare la domanda di riscatto contributivo assegni pensionistici.
Ma cos’è il riscatto contributivo? Consente al lavoratore di coprire, a proprie spese alcuni periodi espressamente previsti dalla legge, scoperti dalla contribuzione. Essi hanno la stessa efficacia e validità dei contributi obbligatori. Può essere attivato dagli iscritti all’assicurazione in generale obbligatoria (gestione ordinaria, gestioni speciali e gestione separata). Non può essere richiesta con l’accredito del servizio militare o quello della maternità.
Ecco tutte le informazioni utili per inviare la domanda
Sul portale dell’INPS si può presentare questa domanda, però solo se si rispettano dei requisiti sarà possibile inoltrarla. Se da 1996 al 2023 non c’è stato modo di lavorare, allora c’è la possibilità di versare all’INPS fino a 5 anni di contributi e solo così sarà possibile arrivare alla data di pensione.
Coloro che sono iscritti alla gestione private possono inviare la richiesta a proprio datore di lavoro presentando il tutto entro il 31 dicembre del 2025. Il versamento può avvenire in un’unica soluzione o a rate (non più di 120 euro al mese e non può essere inferiore a 30 euro). Non si applicano gli interessi e per avere le idee chiare si può fare un calcolo di percentuale proprio attraverso il portale dell’INPS.