Dopo innumerevoli truffe, adesso arriva l’ennesima da non sottovalutare. I truffatori prendono di mira una determinata categoria di persone. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
I truffatori cercano sempre di raggirare il prossimo e inventano di tutto e di più per raggiungere il proprio scopo. Molto noto è l’sms pishing che consiste nell’inviare un messaggio preoccupante e si invita il malcapitato a cliccare su un link per risolvere un problema che in realtà non esiste.
Accedendo a questo link i truffatori possono risalire ai dati personali e svuotare in poco tempo il conto in banca o in posta. Un altro tipo di truffa è rappresentato dai i falsi negozi di abbigliamento on-line. In pratica chi acquista sul web non riceve i prodotti richiesti e perde i soldi. Eppure ai tuffatori non interessa ciò, ma i dati personali delle carte di credito.
Secondo gli esperti i truffatori non fanno altro che usare dei domini scaduti in modo tale da non essere rintracciabili. Dal 2015 la situazione sta diventando insostenibile, dal momento che tanti sono quelli derubati.
Di recente sul sito Perugia Today è stata riportata una notizia inerente ha una truffa avvenuta ai danni di un anziano presidente a Narni Scalo. Stavolta è stato utilizzato WhatsApp da due uomini intenti a rubare del denaro sul conto corrente.
Truffa in arrivo: ignorate questo messaggio su WhatsApp
Spesso sono presi di mira gli anziani perché considerati indifesi e ormai non più capaci di intendere e volere. C’è chi conta sulla presenza dei parenti mentre altri sono abbandonati al loro triste destino.
Proprio quest’ultima categoria è quella più appetibile per chi vuole ottenere qualcosa senza impegnarsi più di tanto. Non a caso due persone hanno agito ai danni di un’altra più grande d’età.
“Mi serve urgentemente denaro”
“Papà mi si è rotto il telefono, questo è un nuovo numero, purtroppo sono in serie difficoltà economiche e mi serve urgentemente denaro”, ecco cosa hanno scritto due giovani ucraini su WhatsApp a un 76enne spacciandosi per la figlia. Hanno richiesto un bonifico all’uomo, il quale lo ha subito fatto credendo di aiutare la figlia in difficoltà e in un secondo ha perso circa 2.000 euro.
I malfattori sono riusciti ad avere la meglio, almeno all’inizio. I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini e sono riusciti a risalire all’identità dei truffatori. Così facendo sono stati arrestati e adesso la giustizia farà il suo percorso. Non è la prima volta che accade un evento del genere, ragion per cui non abbassate mai la guardia.