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Mangiare carne fa male? Finalmente la risposta che tutti aspettavano: non ci sono più dubbi | Ti salvi solo se la cucini così

L’annosa domanda “La carne fa male?” potrebbe avere una risposta definitiva. Ecco il modo giusto per mangiarla senza problemi.

La carne fa male. Soprattutto quella rossa. Quante volte abbiamo sentito questa affermazione, e quante volte ci siamo chiesti cosa ci sia di vero.

Molti infatti ribattono che gli esseri umani praticano un’alimentazione onnivora, per cui sarebbe impossibile evitare un alimento in particolare.

Eppure, al di là del fattore etico che molti potrebbero sollevare, e che è più che legittimo, c’è chi afferma che la carne provochi malattie. E chi invece che eliminarla del tutto provochi carenze nutritive.

Dove sta la verità? Scopriamolo con l’aiuto di alcuni esperti che hanno espresso il loro parere a riguardo.

Carne? Fa male, ma non se la mangi così

Uno dei pareri più autorevoli sul fatto che la carne faccia male o meno non può che venire da Umberto Veronesi, oncologo e figura di riferimento per la lotta ai tumori nonché creatore di Fondazione Veronesi. Il suo pensiero si può riassumere in poche frasi tratte dal suo libro Verso la scelta vegetariana – il tumore si previene anche a tavola, dove ha scritto: “La carne è cancerogena…ed è anche causa di quasi tutte le malattie degenerative, eliminatela o limitatene il consumo”.

La Fondazione Veronesi poi riporta alcune ricerche scientifiche, tra cui una britannica in cui sono sati seguiti circa 470mila individui sani, suddivisi poi in quattro gruppi per quanto riguarda il consumo di carne ovvero consumatori regolari (più di 5 volte a settimana), consumatori moderati (meno di 5 volte a settimana), pescetariani e vegetariani. I risultati? “Nel corso di oltre 11 anni di osservazione, tra i partecipanti si sono contati quasi 55.000 casi di tumore. Incrociando i dati, è emerso che i forti consumatori di carne (oltre la metà del campione) erano più esposti al rischio di tumore rispetto a tutte le altre categorie”.

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Verdure e ortaggi – Avvisatore.it (foto Depositphotos)

Questo è il modo giusto

Elena Dogliotti, membro della supervisione scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, fa alcune precisazioni sulla correlazione tra tumori e consumo di carne. “La quantità di una porzione di carne dovrebbe essere compresa tra 70 e 100 grammi, considerando di avere di fronte un bambino o un adulto” spiega “Quanto alla frequenza di consumo, non si dovrebbe andare oltre le 3-4 volte a settimana, cercando di prediligere le carni bianche”.

Un ultimo appunto viene fatto sulle cosiddette carni lavorate, ovvero affumicate, salate, essiccate. queste hanno una stretta correlazione con “un aumentato rischio di ammalarsi di tumore del colon-retto”. Quindi “vale la pena di rispettare il limite di 50 grammi alla settimana”. Meglio orientarsi verso un’alimentazione che comprenda in prevalenza vegetali.