Purtroppo dei malfattori inviano degli sms con lo scopo di svuotare il conto corrente in banca delle povere vittime. Andiamo a scoprire di cosa si tratta per evitare il peggio.
L’ultimo evento spiacevole è avvenuto a Firenze. La Polizia è riuscita a intervenire per ostacolare le attività illecite sul web di alcune persone che sono state poi identificate.
Nel capoluogo toscano un signore ha ricevuto un sms in cui c’era scritto l’importo di una transazione che era in atto sulla sua carta. Per questo motivo doveva cliccare sul link che lo avrebbe portato ad aprire una falsa pagina di autenticazione in cui gli veniva chiesto di inserire dei dati di accesso della banca. In questo caso i malfattori sono riusciti a portare via 29.000 euro in un battito di ciglia.
Poi un’altra persona ha ricevuto una telefonata da un operatore che le ha consigliato di cliccare sul link che le avrebbe inviato per ostacolare dei tentativi di hackeraggio sul suo conto bancario. Stavolta la malcapitata ha visto volatilizzarsi in pochi secondi 50.000 euro, stando a quanto riportato da tgcom24.mediaset.it.
Per fortuna la Polizia ha effettuato il sequestro preventivo di queste somme. Purtroppo questo fenomeno sta diventando sempre più frequente, ragion per cui è consigliabile leggere l’articolo e capire come evitare queste spiacevoli sorprese.
Sms truffa, ecco come riconoscerlo
La polizia fiorentina ha denunciato un giovane napoletano e un altro di Salerno che hanno cercato di portare a casa del denaro con le due truffe on-line menzionate prima. Stavolta è andata bene, ma non sempre c’è un lieto fine.
Il modus operandi è sempre lo stesso: inviare sms o email chiedendo di inserire i propri dati. In questo modo si può risalire al conto bancario o postale e lo si può svuotare in pochi secondi. Ci sono dei piccoli dettagli che se individuati possono fare la differenza.
Prestate attenzione a questi dettagli
Per prima cosa bisogna prestare attenzione alla grammatica perché solitamente questi messaggi vengono scritti da hacker stranieri che non hanno dimestichezza con la lingua italiana. Poi bisogna ricordare che la banca e le poste ribadiscono sempre che non inviano determinati messaggi e se devono comunicare qualcosa lo fanno con altri mezzi.
Da qui si riconosce l’sms pishing, vale a dire un messaggio in cui il tono è allarmante, con allegati inconsueti e link sospetti e non si riconosce il mittente. Lo scopo è rubare informazioni personali che consentono di accedere a dei dati della banca o delle poste. Quando vi arriva un sms con queste caratteristiche, cestinatelo immediatamente.