pesce palla vietato

Hai questi alimenti in frigo? Se ti beccano ti multano a vita: preparati a pagare fino all’ultimo soldo | Ti resta poco tempo

Lo sapevi che in Italia alcuni alimenti sono vietati per legge? Potresti averli in frigo, e se vieni scoperto verrai multato. 

Una delle eccellenze del nostro Paese è il cibo, la cucina. La tradizione culinaria che vantiamo in Italia difficilmente si può trovare altrove.

Piatti tipici che nessuno può riprodurre, per quanto ci provi. Basti pensare al Parmigiano Reggiano, reso “Parmesan” in America. Che non ne è nemmeno la pallida copia.

Anche l’arte della pizza napoletana, Patrimonio Unesco dal 2017. Del resto la nostra stessa Dieta Mediterranea lo è, dal 2013.

Sebbene quindi abbiamo delle eccellenze ineguagliabili, alcuni cibi sono letteralmente fuorilegge. E se ti beccano potresti essere raggiunto da una salata multa. Corri a vedere se li hai in frigo.

Alimenti vietati: quali sono

Alcuni sono insospettabili, altri sono ovvi. I cibi vietati in Italia sono pochi, ma il divieto è motivato unicamente da questioni di salute. Non solo è vietato produrli o venderli, ma anche consumarli. Il primo che possiamo citare è il pesce palla, da noi vietato dal 1992 a causa di una tossina che può portare alla morte se ingerita. In realtà si tratta di un’eccellenza della cucina giapponese. E in effetti solo chi è abilitato alla sua lavorazione e sa renderlo inoffensivo  può proporlo nel proprio ristorante. In Italia c’è un solo ristorante in cui poterlo gustare, dal 2023, a Milano. Altra preparazione che non appartiene alla nostra cultura ma che è vietata è il foie gras, il fegato di oca o anatra. In questo caso il divieto è dettato dalla crudeltà verso gli animali, che vengono alimentati forzatamente. C’è da dire che in Italia è vietata la produzione ma non l’importazione. Per fortuna non se ne trova più molto in giro.

Un cibo della tradizione nostrana che è vietato per le implicazioni sanitarie ed etiche è il famoso e ormai non più  in voga sanguinaccio, prodotti principalmente in Campania. Una sorta di crema ottenuta mischiando sangue vivo di maiale a cioccolato e altri ingredienti. Oggi quello che si trova in commercio con lo stesso nome non contiene sangue, veicolo di malattie.

formaggio con i vermi sardo
Il Casu Marzu – Avvisatore.it (foto AdobeStock)

A quanto ammonta la multa

Anche la Sardegna vede un suo piatto tradizionale bandito dal commercio e dalla produzione: il Casu marzu, ovvero il “formaggio marcio”. Un formaggio caprino reso molle e cremoso dalla colonizzazione delle larve della mosca casearia. Letteralmente un formaggio pieno di vermi. Una “prelibatezza” (per chi ha lo stomaco si assaggiarlo) definito il più pericoloso al mondo per ovvi motivi. Vietati anche i datteri di mare, molluschi simili alle cozze considerati fuorilegge perché per raccoglierli viene distrutto il litorale.

Infine dal 2014 è vietata la vendita e il consumo degli uccellini da cacciagione usati per la ricetta della “polenta e osei” ovvero polenta e uccelli, tipica di alcune zone del nord Italia. Chi viene scoperto a vendere i cibi elencati è soggetto a sanzione da da 2.500 a 15.000 euro.