Se sei tra coloro che utilizzano i buoni pasto digitali, forse non sai che puoi renderli molto più convenienti di quanto pensi.
Alcune categorie di lavoratori ricevono dalla propria azienda un rimborso spese sotto forma di buoni pasto, spendibili in una mensa interna, convenzionata, o anche in alcuni esercizi commerciali.
In principio sono stati cartacei, un carnet distribuito ai dipendenti da utilizzare a loro piacimento, ma da qualche anno si sono fatti strada quelli elettronici. Una carta rigida dotata di microchip sulla quale vengono caricati mensilmente.
Non sono tutti uguali, cambiano le aziende erogatrici, e cambiano anche gli importi di ogni buono che possono variare da pochi euro a qualche decina.
Come detto, quelli digitali hanno preso sempre più piede, ma forse non sai che puoi trasformarli in una miniera d’oro e utilizzarli in modi che non conosci. Vediamo di che si tratta.
Buoni pasto digitali: trasformali così
I buoni pasto digitali sono più convenienti rispetto a quelli cartacei per una serie di motivi. Ad esempio al contrario di questi ultimi non possono essere smarriti. Nel caso si perda la tessera o il device sul quale sono caricati, possono essere bloccati e recuperati in seguito con un nuovo account. Anche l’azienda ha alcuni vantaggi, uno tra tutto quello dell’abbattimento dei costo legati alla stampa, alla logistica e alla distribuzione dei carnet cartacei.
Possono essere utilizzati sia direttamente con la tessera, attraverso un POS come per gli altri sistemi di pagamento, che attraverso l’App dell’azienda che li eroga, mostrando quindi semplicemente il codice a barre dallo smartphone o dal tablet. Da qualche mese poi le cose sono cambiate e migliorate per tutti.
Cosa è cambiato
Da qualche mese è nato Satispay Buoni Pasto; oltre 70mila esercizi pubblici possono ora accettare questo metodo di pagamento con commissioni pari a zero fino a 10 euro, e di 0,20 centesimi per gli importi superiori. Che saranno poi incassati il giorno successivo all’utilizzo e non fino a 120 come accaduto fino ad oggi. Alberto Dalmasso, uno dei fondatori di Satispay, ha dichiarato, come riporta QuiFinanza: “Gli esercenti sono soggetti chiave del tessuto imprenditoriale locale. Non devono essere caricati da commissioni insostenibili. Sarà inoltre una scelta etica per le aziende che lo adotteranno, con ricadute positive tanto per i propri dipendenti quanto per gli esercizi commerciali di prossimità”.
Il tutto utilizzando l’App Satispay, attraverso la quale si potrà quindi pagare con un solo click usufruendo non solo del ticket, ma avendo anche la possibilità di attingere al proprio portafoglio digitale personale. Le sue cose si sovrappongono e si compensano. E non sarà necessario comunicare all’esercente di star utilizzando appunto dei ticket.