Il valore dei Francobolli non è molto conosciuto eppure se lo possiedi ritieniti fortunato potresti diventare milionario
Il collezionismo di francobolli, è una “moda” che è iniziata nel secolo scorso e ancora oggi continua. Sono infatti, tantissimi i filatelici, che sarebbero disposti a pagare enormi cifre pur di avere un pezzo raro nella loro collezione di francobolli.
Il valore di un francobollo, al contrario di quel che comunemente si pensa, non è uguale per tutti. Ognuno è diverso da l’altro e per possederli esistono due modi. Il primo consiste semplicemente nell’acquisto, anche se capita a volte che non tutti poi vengano utilizzati e pertanto qualcuno dimenticato in qualche cassetto possa fare la nostra fortuna.
Il secondo metodo invece è quello molto utilizzato sopratutto dagli appassionati. Quest’ultimi quando ricevono lettere da qualsiasi mittente, prima di cestinare il contenitore, cioè la busta, la sottopongono a del vapore caldo, in maniera da staccare il francobollo e poterlo poi apporre nella propria collezione.
In sintesi, si può affermare che, cosa per cui fanno moltissima gola ai veri filatelici, costituiscono la ghiotta possibilità di venire a contatto con dei veri e propri tesori postali. A maggior ragione se sono stati stampati in decenni non particolarmente vicini ai nostri, come nel caso del XX secolo fra le due guerre o dagli Anni ’50 in poi.
Il motivo per cui i francobolli sono così richiesti
Il motivo principale che spinge i cosiddetti filatelici ad interessarsi ai francobolli, come accennato in precedenza, risiede proprio nella possibilità di scoprire due enormi valori, ovvero la passione per la storia postale con quella invece relativa a una prospettiva di un guadagno significativo.
In particolare, quelli che maggiormente suscitano l’interesse degli appassionati, sono quelli di Sicilia, esattamente per ciò che concernerebbe un contesto storico. Quest’ ultimi sono sovente ad opera di due altisonanti nomi appartenenti ad un contesto grafico/artistico. Il primo è il pittore Carlo La Barbera e il secondo l’incisore Aloysio Juvara.
La teoria dell’annullo
Il pittore La Barbera aveva così tanto colpito il sovrano Ferdinando II, a tal punto che il Re non volesse che la sua sacra effige fosse rovinata dall’annullo, ovvero un timbro che non permettesse più il riutilizzo del francobollo dopo un primo uso. Un particolare annullo, simile al morso di un cavallo, fu stampigliato al rovescio dando una forma simile a corna, di sui un esemplare venne messo all’asta a 1500€.
Tuttavia pare essere Error of Colour un francobollo italiano che vale l’assoluta bellezza di 20.000€. Sono molti gli altri valori postali, come ad esempio quello di 40 centesimi del 1851 del Regno di Sardegna, la cui stima parte da 3500€. Insomma, quel che è sicuro è che alcuni francobolli siciliani valgono davvero molto e quindi non conviene assolutamente gettarli.