Il rettore Matteo Lorito dell’Università Federico II di Napoli ha sollevato dibattito dopo aver deciso di invitare il rapper Geolier a tenere una lezione agli studenti. Durante la trasmissione “In altre parole” condotta da Massimo Gramellini su La7 il 17 febbraio, Lorito ha difeso la sua scelta, affermando che per l’ateneo napoletano era un passo naturale.
La motivazione dietro l’invito
Lorito ha sottolineato che l’Università Federico II, con i suoi 8 secoli di storia, è profondamente radicata nella storia di Napoli. Ha spiegato che uno degli obiettivi dell’ateneo è di comprendere e dialogare con la gioventù della città, che spesso si sente distante dall’ambiente accademico. L’apertura di una sede universitaria a Scampia è stata considerata un importante investimento per avvicinare l’istruzione a giovani che altrimenti potrebbero essere esclusi dal sistema educativo tradizionale.
La controversia e le critiche
Tuttavia, la decisione di invitare Geolier ha sollevato polemiche. L’economista Carlo Cottarelli ha espresso il suo dissenso sui social media, suggerendo che non fosse opportuno che un artista come Geolier tenesse una lezione all’università. Ha fatto riferimento alla sua posizione nella classifica di Sanremo, suggerendo ironicamente che tutti i partecipanti al festival dovrebbero essere invitati a tenere lezioni accademiche.
La difesa di vecchioni
La critica di Cottarelli ha ricevuto una forte risposta da parte del cantautore Roberto Vecchioni, il quale ha difeso l’importanza della musica di Geolier e ha sottolineato che l’ironia di Edoardo Bennato nel brano “Sono solo canzonette” era spesso fraintesa.
Questa discussione riflette le diverse opinioni sulla relazione tra cultura popolare e istruzione accademica, con alcuni che vedono l’invito di artisti come Geolier come un modo per avvicinare l’università al mondo reale dei giovani.