Trudi, l’azienda produttrice di peluche, che ha realizzato la bambola a effigie di Chiara Ferragni, ha finalmente rilasciato una dichiarazione in merito alle recenti vicende che hanno coinvolto la popolare influencer. Inoltre, la situazione si è ulteriormente complicata dopo che Ferragni è stata iscritta nel registro degli indagati di Milano con l’accusa di truffa aggravata. Vediamo insieme i dettagli di questa storia che tiene banco sui media italiani.
La Dichiarazione di Trudi
L’azienda Trudi si è ufficialmente dissociata da qualsiasi coinvolgimento in attività di beneficenza o altre iniziative portate avanti autonomamente da Tbs Crew, l’organizzazione di Chiara Ferragni. Inoltre, Trudi ha specificato che il packaging e la bambola stessa non hanno mai fatto riferimento ad azioni benefiche. In sostanza, per Trudi si è trattato di una mossa puramente commerciale. Anche Giochi Preziosi, che ha acquisito Trudi nel 2019, ha confermato tale posizione e si riserva eventuali azioni legali in caso di diffusione di informazioni errate e fuorvianti dannose per il marchio.
La Questione della Beneficenza
Secondo quanto emerso, Chiara Ferragni avrebbe menzionato in alcuni video promozionali su Instagram che i proventi della vendita delle bambole andavano a un’associazione no-profit. Tuttavia, la società di Ferragni ha precisato che i soldi donati all’associazione sarebbero derivati solo dalla vendita delle bambole sul sito di The Blonde Salad, senza specificare l’entità di tale contributo. In risposta a queste affermazioni, i giornalisti del programma Zona Bianca hanno contattato la ceo e fondatrice dell’associazione che avrebbe dovuto ricevere i fondi. Quest’ultima, sollecitata sulla questione, ha negato di conoscere l’imprenditrice, smentendo così di aver ricevuto qualsiasi donazione da lei.
Le Indagini in Corso
La vicenda ha attirato l’attenzione dei pubblici ministeri, i quali stanno indagando sulle dichiarazioni rese da Chiara Ferragni riguardo alla destinazione dei proventi ottenuti dalla vendita delle bambole. La situazione si è fatta sempre più complessa, coinvolgendo notevolmente l’immagine di entrambe le parti in causa.
Un Invito alla Riflessione Personale
Questa vicenda solleva importanti questioni sulla trasparenza nelle attività di beneficenza e sull’uso dell’immagine per scopi commerciali. Invita a riflettere su come le azioni e le dichiarazioni pubbliche possano avere un impatto significativo sulle persone coinvolte e sottolinea l’importanza di indagare a fondo prima di trarre conclusioni affrettate.
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