La forza di Arianna Rapaccioni: tra dolore e speranza

Arianna Rapaccioni, moglie dell’indimenticato Sinisa Mihajlovic, ha recentemente partecipato a “Verissimo”, condotto da Silvia Toffanin, per condividere il proprio percorso dopo la scomparsa del celebre allenatore di calcio avvenuta il 16 dicembre 2022. Ad un anno dalla perdita del marito, Arianna ha raccontato la sua esperienza, mostrando forza e resilienza di fronte a una sofferenza immensa.

Un Amore Durato una Vita

Arianna ha svelato dettagli commoventi sul rapporto con Sinisa, evidenziando l’amore che li ha legati per quasi tre decenni, l’amore che li ha resi genitori di cinque splendidi figli. “Ci siamo conosciuti quando avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. È stato un amore stupendo, durato 27 anni. Sono grata di avere vissuto la vita con lui, di avere avuto questo privilegio”, ha dichiarato con forza e nostalgia.

Lotta Contro la Malattia

Arianna ha ripercorso con Silvia Toffanin il duro confronto con la malattia di Sinisa, iniziato con la scoperta della leucemia. Ha condiviso l’angoscia vissuta nel vedere il proprio compagno affrontare la sofferenza, lasciando trapelare il proprio dolore e la propria forza interiore. “Quattro anni senza poter piangere – ha sottolineato – perché sapevo che lui, se vedeva crollare me che ero la sua roccia, non ce l’avrebbe fatta a reggere”.

Un Dolce Addio

Il momento più toccante è arrivato con la descrizione degli ultimi istanti trascorsi al fianco di Sinisa. “In quel momento eravamo tutti lì – ha detto la moglie – ci siamo messi intorno al letto, respirava a fatica. Poi gli ho preso la mano e gli ho detto ‘ci penso io ai ragazzi’. Appena ho pronunciato queste parole, ha fatto l’ultimo respiro”. Un istante di dolore infinito, ma anche di amore e coraggio.

Un Futuro di Speranza

Nonostante il dolore, Arianna ha parlato con orgoglio della forza dimostrata dai propri figli nel superare la tragedia e nel voler dimostrare al padre di essere degni del suo amore. La resilienza e la determinazione dei ragazzi sono il frutto di un’esempio di forza e amore senza eguali. “Ora i miei figli stanno facendo tanto – ha continuato – non si sono chiusi in loro stessi. Stanno diventando forti, vogliono dimostrare al padre che ce la possono fare”.

Davanti a tanto dolore e a tanta speranza, non possiamo che chiederci: è possibile trovare la forza di guardare avanti dopo un’esperienza così devastante?


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