Costantino Vitagliano ospite a Verissimo: la sua battaglia contro una rara patologia
L’ex tronista di Uomini e Donne, Costantino Vitagliano, è stato ospite di Silvia Toffanin nell’ultima puntata di Verissimo, il popolare talk show pomeridiano del weekend trasmesso su Canale 5. Durante l’intervista, Vitagliano ha raccontato la sua lotta contro una rara patologia che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita.
La scoperta della patologia e il suo impatto
“Non sto tanto bene, è stato un periodaccio. Mi è cambiata la vita dalla sera alla mattina in un attimo,” ha dichiarato Vitagliano, descrivendo l’improvviso cambiamento che ha vissuto a causa della malattia. Ha spiegato che tutto è iniziato con una banale frattura al tendine di un dito, avvenuta mentre giocava con sua figlia sul divano. Dopo sei settimane con una stecca, durante una visita di controllo, il medico ha notato un dolore persistente al petto. Successivamente, un’ecografia ha rivelato la presenza di una macchia non sullo sterno, come inizialmente ipotizzato, ma sull’aorta ombelicale. Questa scoperta ha generato preoccupazione e ha richiesto un immediato ricovero d’urgenza. Dopo una TAC, è emerso che la situazione rappresentava un serio pericolo per la sua salute.
La paura e l’incertezza
Vitagliano ha condiviso il suo stato d’animo durante questo periodo difficile: “Io sono andato in panico totale dopo aver vissuto situazioni simili con mia mamma.” Ha raccontato di essere stato ricoverato nel reparto di chirurgia tumorale, vivendo momenti di grande ansia mentre cercava risposte che i medici, anch’essi incerti, non erano in grado di fornire. Dopo 29 giorni di esami e senza una diagnosi definitiva, ha vissuto con il costante supporto della morfina, necessaria per evitare alterazioni nei risultati degli esami. La situazione lo ha portato a perdere 12 chili in soli dieci giorni, generando in lui pensieri cupi riguardo al proprio stato di salute. Ha ammesso di aver temuto per la propria vita, passando da un momento in cui si allenava regolarmente al letto d’ospedale, incapace di muoversi.
Attraverso il suo racconto, Costantino Vitagliano ha sottolineato la complessità e la paura legate alla scoperta e al trattamento di una malattia grave, offrendo un’importante testimonianza di resilienza e speranza.
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