Omicidio a Milano: Alessandro Impagnatiello chiede scusa, famiglia della vittima non perdona

Giulia Tramontano: Omicidio e Dichiarazioni in Aula

La giovane Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, è stata uccisa con 37 coltellate dal suo compagno, Alessandro Impagnatiello, durante la terza udienza del processo milanese a suo carico. L’imputato, accusato di omicidio volontario aggravato, non ha risposto alle domande dei giudici, ma ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee. In aula erano presenti i genitori e la sorella della vittima. L’uomo è anche accusato di interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

Alessandro Impagnatiello: Dichiarazioni e Reazioni

Alessandro Impagnatiello, giunto all’udienza nella gabbia dell’aula della Corte d’Assise di Milano, ha espresso il suo dolore e rimorso con queste parole: “Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza…dal giorno del delitto anch’io sono andato, anch’io non vivo più. Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità. Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e di nostro figlio, ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più.” Le sue parole hanno spinto la famiglia della vittima ad abbandonare l’aula. La sorella della vittima, Chiara Tramontano, ha reagito duramente attraverso i social media, esprimendo il suo rifiuto delle scuse e il desiderio che l’imputato provi disgusto per le sue azioni.

Reazioni e Prossime Udienze

In risposta alle dichiarazioni di Alessandro Impagnatiello, Chiara Tramontano ha espresso il suo rifiuto delle scuse e il desiderio che l’imputato provi disgusto per le sue azioni. La famiglia della vittima chiede l’ergastolo per l’imputato. I difensori di Alessandro Impagnatiello citano un pentimento sincero e parlano di una situazione di grande dolore. La prossima udienza è fissata per il 12 febbraio e non sarà consentita la ripresa audio-video.


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