Vendita pigiama Ferragni a Fano: insulti e polemiche online

Vendita del Pigiama di Chiara Ferragni: Reazioni e Insulti

La vendita di un pigiama griffato di Chiara Ferragni su un noto gruppo social di Fano ha scatenato una serie di reazioni negative. La venditrice, dopo aver proposto il pigiama al prezzo di 70 euro, ha ricevuto commenti sarcastici e insulti anziché offerte d’acquisto. Gli utenti hanno ironizzato sul prezzo e sull’idea stessa di acquistare un capo di abbigliamento legato alla celebrità, con frasi come: “Fai ancora in tempo a dargli fuoco” e “Quindi esistono davvero le persone che comprano cose di Chiara Ferragni?”. La situazione ha spinto la venditrice a rimuovere l’annuncio, commentando: “Il mondo è pieno di odio, gli articoli li ho venduti altrove”.

Il Caso Chiara Ferragni e le Indagini in Corso

Nel frattempo, Chiara Ferragni è tornata sotto i riflettori dopo essere stata coinvolta in un’indagine per presunta truffa. Dopo aver precedentemente dichiarato la propria estraneità ai fatti, l’influencer si è ora dichiarata disponibile a parlare, ma esclusivamente con le autorità giudiziarie. Attualmente, le Procure di Milano e Cuneo non hanno pianificato alcuna convocazione, ma è previsto che i testimoni saranno ascoltati in questa settimana. Si ipotizza che l’imprenditrice potrebbe essere convocata solo su richiesta del procuratore aggiunto Eugenio Fusco o qualora manifesti la volontà di essere ascoltata tramite i suoi avvocati. Nel frattempo, fonti investigative hanno confermato l’intenzione di accelerare le indagini per giungere presto a una conclusione.

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