Uomo libero dopo aver dato fuoco al suo pitbull a Palermo: animali in pericolo

Nessun arresto per l’uomo che ha dato fuoco al suo pitbull a Palermo

Milo Infante, conduttore del programma “Ore 14”, ha dichiarato che l’uomo che ha dato fuoco al suo pitbull a Palermo è ancora libero, nonostante l’arresto dei carabinieri avvenuto giovedì 11 gennaio. Infante ha espresso la sua delusione riguardo alla situazione, affermando: “Pensavamo di aver messo un punto a questa vicenda. Invece è ancora in giro e stamattina ha aggredito e minacciato gli abitanti”. Secondo la legge italiana, l’uomo non è soggetto a un arresto.

Aggressione e minacce: ultimi sviluppi della vicenda

L’inviato Alan David Scifo ha riferito in diretta dall’ex lavaggio occupato indebitamente dall’uomo che ha bruciato il suo cane. Scifo ha raccontato che questa mattina si sono presentati i vigili del fuoco, la polizia antisommossa e i proprietari dello stabile, in risposta alle minacce dell’uomo verso i residenti. “I proprietari hanno deciso di murare tutte le aperture dello stabile per fare in modo che non entri più. L’uomo si era appropriato di questa proprietà privata a metà dicembre. Il 24 dicembre ha incendiato alcune sterpaglie. Poi l’episodio grave del cane”, ha aggiunto Scifo.

Condizioni critiche del pitbull Aron

Il pitbull, di nome Aron, arso vivo dal suo padrone, lotta tra la vita e la morte. Il direttore della clinica veterinaria che lo ha in cura ha dichiarato: “Le sue condizioni sono molto critiche. Purtroppo Aron risulta essere in prognosi riservata e, ahimè, le condizioni peggiorano sempre di più. Il cane era completamente carbonizzato, era caldissimo, aveva 40 di temperatura. Il problema più grande di Aron in questo momento è che è completamente oligurico, ovvero produce pochissima urina, sicuramente per i danni che ha subito nel tratto urinario. Inoltre, presenta danni polmonari importanti. In questo momento l’unica cosa che riusciamo a fare è la fluidoterapia e anche un trattamento con antidolorifici. Che speranze ha di sopravvivere? Se devo dare una percentuale, direi 5%”.


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