Pitti Immagine Uomo 105: il nuovo casual maschile italiano tra qualità, tecnologia e nostalgia

Pitti Immagine Uomo: L’Informalità Diventa Stile di Vita

Alla 105ª edizione di Pitti Immagine Uomo, i professionisti del settore e gli acquirenti hanno abbandonato definitivamente le regole rigide e i codici immutabili, contribuendo al +11,4% dell’export dell’abbigliamento maschile italiano (dati Istat, gennaio-luglio 2023). A quattro anni dall’inizio della pandemia, l’informalità non è più solo un riflesso del modo semplificato di vestire, ma piuttosto un approccio condiviso che non trasmette trascuratezza, bensì un’attitudine alla vita più libera, distaccata dalle rigidità della tradizione e dagli eccessi dello street style. Questo nuovo modo di vestire si caratterizza per la qualità assoluta dei materiali e un pragmatismo che non compromette lo stile, definibile come “casual di sostanza”.

Come sottolinea la critica di moda Amy Odell, nel 2023 il concetto di quiet luxury, ovvero il lusso non ostentato, ha orientato il mercato verso capi di alta qualità e ha evidenziato un nuovo desiderio di privacy e di allontanamento dai social. Nel 2024, il vero lusso per i consumatori sarà il diritto alla riservatezza, in fuga dall’eccessiva presenza del marketing digitale. Questa esigenza di disintossicazione dall’offerta commerciale invasiva si traduce nella scelta di abiti di sostanza, evidente anche a Pitti, dove i marchi e gli stilisti si concentrano su materiali pregiati come denim, cashmere, velluto e tessuti tecnici, oggetto di continua ricerca.

Il Lusso Solido e Tecnologico

Dal punto di vista dei brand italiani presenti a Firenze, il lusso tranquillo si traduce in capi solidi, confortevoli e progettati per durare nel tempo. La qualità non è sinonimo di monotonia, bensì si declina in molteplici forme. Ad esempio, il recupero degli elementi iconici degli anni ’80, la tecno-sartorialità e la ricerca della perfetta costruzione dei capi. Questa è l’essenza dei capi di base, pop e democratici che Sun68 ha adottato come filosofia imprenditoriale, garantendo un fatturato di 80 milioni e 845 mila euro nel 2023. Per la prossima stagione invernale, accanto a pantaloni, polo, felpe e sneakers colorate, il marchio presenterà un piumino ultraleggero di soli 100 grammi, un capo leggero, morbido, resistente all’acqua e al vento e facilmente ripiegabile. Secondo Enrico Spinazzè, amministratore delegato del gruppo Numero 8 proprietario di Sun68, questo capo riflette l’attenzione del marchio all’impatto del cambiamento climatico sulla vita quotidiana e all’evoluzione dei gusti dei consumatori, con i quali interagiscono attraverso feedback e ricerche di mercato.

Inoltre, c’è chi, partendo dai capi base del guardaroba, come i jeans, crea uno stile nostalgico e contemporaneamente moderno. Guido Biondi, direttore creativo di Roy Roger’s, definisce questo stile “da paninaro stiloso”, caratterizzato da piumini senza maniche in nylon lucido, polo a righe e tocchi british nei maglioni di shetland, nelle sciarpe tartan e nei cappotti. Tutto ruota attorno ai jeans a 5 tasche dall’effetto slavato, personalizzabili con toppe e adesivi dalle grafiche retrò.

Infine, il “lusso solido” presenta anche una forte componente tecnologica. Canadian ha presentato a Pitti giacconi realizzati con un tessuto la cui elasticità è “meccanica”, fornita dalla trama stessa anziché dall’aggiunta di lycra. Secondo Simone Ponziani, amministratore delegato, questi capi sono comodi in città e perfetti per affrontare l’inverno attuale, tardivo e mediamente caldo, aggiungendo un tocco di avanguardia senza rinunciare all’attenzione per lo stile e i dettagli, differenziandosi dai prodotti di massa (con un aumento del 30% nelle vendite online). Il casual del 2024, interpretato dal Made in Italy, è semplice ma racchiude il valore concreto dell’artigianalità.


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